È giorno di bilanci dopo la netta vittoria del Milan in Champions contro la Dinamo Zagabria. Ne parliamo ai nostri microfoni con il giornalista Franco Ordine nel corsa del Talk.

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Ieri forse si è vista la prima vittoria autorevole del Milan in Europa:
“Si, prima vittoria autorevole tenuto conto di due fattori. Il primo numerico e riguarda l’imbattibilità della Dinamo. Il Chelsea ha fatto una brutta figura nella prima giornata del girone. Devo dire che già nella partita di San Siro si era vista una certa differenza di cifra tecnica tra le due squadre. Credo che proprio il successo dell’andata abbia aumentato lo spessore del Milan in una partita in cui sembrava dovesse combattere contro lo spettro di un clima rappresentato dalla tifoseria. Questo l’aspetto positivo.
Poi, secondo me, bisognerà tenere conto dei primi 10/15 minuti. Obiettivamente il Milan si è un po’ troppo aperto subendo un paio di attacchi pericolosi. Ricordo il salvataggio di Gabbia sulla linea. Qualche segnale di non perfetto posizionamento in campo c’è stato. Poi il gol ha aperto la partita e nel secondo tempo il Milan ha iniziato a giocare in 11 e non in 10 … Mi riferisco a Leao che nel primo tempo è stato li un po’ troppo a guardare. Secondo me Pioli nell’intervallo Pioli si è fatto sentire e i risultati nella seconda frazione si sono visti”
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Se il Milan offensivo visto ieri è un esperimento riproponibile anche in campionato:
“Secondo me con alcuni avversari è riproponibile anche se nei primi 15/20 minuti si è pagato lo scotto di questa formula. Dopo Rebic si è sottoposto a recuperi e rientri molto dispendiosi dal punto di vista fisico e va ringraziato per quello che ha fatto. Se venisse riproposta, secondo me, il trequartista deve essere un tuttocampista”.
Le pagelle di oggi hanno fatto registrare tutte sufficienze e una sola insufficienza a De Ketelaere. Se ci sono dei consigli da dare:
“Non ci sono consigli da dare anche perchè penso che il Milan si stia muovendo sulla direzione giusta e cioè, portare pazienza togliendo dalle spalle del ragazzo il macigno che lo sta schiacciando: la consapevolezza che l’ambiente, i tifosi, la squadra stessa, si aspettano da lui grandi cose che non riesce a fornire e a realizzarle. Se fossi in loro, per evitare altri cortocircuiti di natura psicologica, darei a tutti appuntamento a gennaio per De Ketelaere”.
Che classica bisogna aspettarsi alla ripresa a gennaio:
“Io penso che tra il finale di questo pezzo di stagione e l’inizio della prossima che inizia con Inter – Napoli e poi il Milan affronterà la Roma nel turno successivo, inizieremo a vedere come si definirà la classifica. Poi, se le cose andranno in un certo modo, Napoli, Inter sicuramente e probabilmente il Milan saranno impegnati negli ottavi di Champions League e come insegna la passata stagione, tra gennaio e febbraio si potranno determinare altri fattori. Sarà indispensabile la preparazione di dicembre”.
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