Nel corso dell’appuntamento odierno con il Talk si è parlato di campionato tedesco. In esclusiva a Radio Rossonera è stato ospite Pietro Nicolodi, giornalista e telecronista di Sky Sport ed esperto, tra gli altri, in Bundesliga: argomento cardine dell’intervista, ovviamente, Daichi Kamada.
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SU KAMADA: “È un giocatore interessante. Sa fare tante cose. Può giocare trequartista, esterno, ogni tanto ha giocato anche seconda punta. Ambidestro, molto forte anche con il piede debole. Se devo trovargli un difetto non è eccessivamente continuo. Gli ho visto fare delle partite fantastiche e altre in cui non mi sono accorto della sua presenza o quasi. Tende a giocare molto meglio in Europa, lì non ha quasi mai sbagliato. Ha fatto bene il primo anno, quando ha segnato di più in Europa che in Bundesliga. Ha brillato anche nella cavalcata dell’Eintracht fino alla vittoria dell’Europa League, dove è stato assieme a Kostic in attacco fondamentale. E anche quest’anno ha fatto bene in Champions. Quest’anno, però, ha giocato molto meglio in Bundesliga. È arrivato a 9 gol e 7 assist, quindi un po’ di continuità in più deve averla trovata”.
SUL SUO RUOLO: “Se può giocare nei 2 di centrocampo? Non direi. Non l’ho mai visto lì, magari è anche capace di farlo… Però è uno a cui piace andare in porta, la vede tanto. È anche molto bravo a passare la palla sulal trequarti. Magari avendo vicino una punta ancora veloce è ancora meglio. Nell’ultima partita ha fatto un bell’assist a Kolo-Mmuani. Ecco lui sarebbe un gran colpo, ma ho paura che con meno di 100 lui non venga via”.
SUI PARAMETRI ZERO DELLA BUNDESLIGA: “Se c’è qualche giocatore che potrebbe fare comodo al Milan? Ha appena finito la sau aventura a Dotmund Raphael Guerreiro, che ha 30 anni. Tutti lo vedono come laterale di sinistra, che ovviamente al Milan non serve. Però sa giocare molto molto bene anche a centrocampo. Ha fatto un finale di stagione superlativo. Per me sarebbe un ottimo, ottimo giocatore nel campionato italiano. E arriverebbe gratis soprattutto”.
SULL’ULTIMA GIORNATA DI BUNDESLIGA: “Psicodramma è la parola giusta. Le facce dei giocatori del Dortmund erano preoccupanti fin dall’ingresso in campo. Solo Hummels e forse Sule erano abituati a quel tipo di pressione, gli altri erano un po’ nel panico. E si è visto in maniera pazzesca soprattutto nei giovani. Ma in realtà anche quando è entrato Reus, che è abbastanza esperto, è sprofondato”.
SU THURAM: “Non so se consiglierei. Se fai un gioco di contropiede lui è uno dei migliori in Europa. Ha una potenza e velocità superiore alla media. Quando invece la squadra deve costruire fa più fatica. Mi piace molto il giocatore, ma non lo vedo per il gioco del Milan. I rososneri vanno in campo e fanno la partita, gli altri si piazzano dietro. Lui per rompere le difese statiche non è il massimo”.
SU THIAW: “Che fosse capace me n’ero accorto allo Shalke. Giocava in un squadra insalvabile, anche per lui era difficile. Lui aveva già fatto qualcosa di buono lì, ma sono contento che abbia giocato bene”.
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