ESCLUSIVA, Dusi: “Personalità ed esperienza, vi racconto chi è N’Dicka”

0 cuori rossoneri

Negli ultimi giorni è tornato forte per il Milan anche il nome di Evan N’Dicka, difensore centrale dell’Eintracht di Francoforte in scadenza di contratto. Nonostante la concorrenza della Roma, che pare comunque essere in vantaggio per assicurarselo a parametro zero, il Milan cerca il sorpasso. Per conoscere meglio il giocatore, abbiamo intervistato in esclusiva Giorgio Dusi, giornalista esperto di calcio tedesco di Goal.com e Tuttosport. Di seguito, le nostre domande e le sue risposte.

dusi esclusiva n'dicka

Che tipo di giocatore è per caratteristiche? Quali sono le sue migliori doti?

“N’Dicka ha caratteristiche molto chiare e definite. Specialmente a livello tattico. Nel senso che è un giocatore che per 5 anni all’Eintracht Francoforte ha fatto il braccetto di sinistra di una difesa a 3. Ha fatto qualche apparizione da terzino bloccato, ma pochissima roba così come il centrale a 3. È un mancino naturale e infatti si è sempre trovato meglio come braccetto. La sua dote migliore secondo me è la copertura dello spazio. Secondo me, invece, non è molto bravo in uno contro uno. È bravo a capire tempi e anticipi. Ha buoni piedi, non è un regista difensivo alla Bonucci ma ha buona qualità. È ‘tutto sinistro’, il destro lo usa praticamente zero. Ma comunque non è un giocatore che calcia via la palla appena ce l’ha tra i piedi, la sa giocare ed è cresciuto molto sotto questo punto di vista. 

Parliamo di un ragazzo che arrivato in Bundesliga non aveva mai giocato da professionista e poi ha giocato titolare quasi da subito. Anche perché l’Eintracht aveva fatto un buon investimento: 5 o 6 milioni per un club di media classifica, come era al tempo, non sono bruscolini”.

ALTRE NEWS MILAN – L’AGENTE: “REDBIRD? DECISIONE FORTE, MA NON CREDO SIANO SPROVVEDUTI…”

Pensi che, complessivamente, possa essere un profilo giusto per il Milan? Dusi risponde così:

“Non lo so, perché non conosco il contesto Milan e non so quali siano i piani del club. Quel che posso dire sicuramente è che è un giocatore che può reggere palcoscenici importanti come gli 80 mila di San Siro. Ha buona personalità e anche esperienza: ha fatto una finale di Europa League e quest’hanno ha giocato la Champions arrivando fino agli ottavi, quindi ha un buon bagaglio. Non è l’ultimo arrivato da questo punto di vista. Poi se a livello tecnico-tattico possa essere adatto al Milan questo non posso né so dirlo, lo deve stabilire chi conosce il club meglio di me”.

Nonostante il grande apprezzamento di diversi scouting in giro per l’Europa, come mai nessuno ha mai affondato il colpo prima della scadenza del contratto?

“Penso ci sia stata una forte volontà del club di tenerlo. Perché per l’Eintracht è stato fondamentale, sempre titolare quando a disposizione e, comunque, per la squadra era una grandissima risorsa. Non era un giocatore che poteva essere definito uno scarto o facilmente sostituibile. È sempre stato considerato un titolare e quindi c’è anche il discorso della volontà della società. Visto che i conti sono in salute ha preferito tenerselo un anno in più in casa e perderlo a zero piuttosto che farci una minima monetizzazione. Sono scelte del club, è una cosa abbastanza normale. In Germania in tanti si muovono a parametro zero, non funziona come in Italia che, appena uno va in scadenza, si dice che non si possa fare. Alla fine le società tedesche sono anche floride. Penso sia per questo che nessuno ha affondato il colpo. Probabilmente facevano anche richieste alte…”.

Ce lo racconti anche in termini di personalità? È arrivato il momento giusto per il salto di qualità della sua carriera?

“Io penso che sia arrivato il momento giusto per quanto riguarda l’addio a Francoforte – spiega Dusi. Questo è il momento in cui lui deve ringraziare il club perché gli ha dato tutto quello che doveva e poteva dare. E anche viceversa. Purtroppo l’Eintracht non è una squadra che può giocare sempre la Champions League, nonostante giochi sempre ad alti livelli. Lui, giustamente, ha raggiunto un certo livello e ha ancora dei margini di miglioramento… Ricordiamoci che parliamo di un difensore con più di 250 presenze tra i professionisti, ha 24 anni e secondo me i difensori arrivano al top intorno ai 26/27. È il momento giusto per andare in una squadra che ambisce a fare la Champions ogni anno. Poi se sarà davvero così lo vedremo.

Di personalità, ripeto, ce ne ha: è migliorato molto, è uno che lavora, non un piantagrane. Anzi, si mette a disposizione e quando c’è da giocare in altre posizioni lo fa senza problemi. Da questo punto di vista dà ottime garanzie, e anche se sta in panchina magari aspetta il suo momento”.

ULTIME NOTIZIE MILAN – (SKY) SAELEMAEKERS IN USCITA? IL GIOCATORE FA UNA SCELTA FORTE

Segui la nostra pagina Facebook per non perderti nulla di quello che succede nel mondo Milan!
Iscriviti al nostro canale Youtube per non perderti tutte le nostre dirette e i contenuti esclusivi!

Scarica QUI la nostra app per dispositivi Android. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi IOS. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!

dusi esclusiva n'dicka

Rassegna Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *