Nel corso del nostro appuntamento odierno al Talk, in onda sul nostro canale YouTube dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 17, è intervenuto un ospite. Ha parlato con noi, in esclusiva, Peppe Di Stefano, inviato di Sky Sport, che ha detto la sua sul Milan, su De Ketelaere e su Bakayoko.
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SU FIORENTINA-MILAN: “Sono un ottimista e lo sono anche in questa situazione. Il Milan a febbraio ha giocato troppo bene, con l’Atalanta ha fatto per me la partita migliore della stagione. Mi sono andato a rivedere i pre e i post partita del Milan di tanti anni fa in Champions, e quelle partite di campionato erano sempre complicate. A Firenze partita indecorosa, calciasticamente parlando. La mia impressione è proprio quella che i giocatori non vedessero l’ora di andare via per preparare la partita. In tutto ciò resto convinto che se Theo avesse fatto quel gol all’inizio della ripresa, staremmo parlando di altro. L’importante è non portarsi niente da quella partita. Ma ricordiamoci, ad esempio, che prima del brillante 4-0 al Salisburgo di qualche mese fa, il Milan ha perso male con il Torino in campionato”.
SULLA FORMAZIONE: “Per me gioca Thiaw con Tomori e Kalulu. Messias, Tonali, Benancer e Theo a centrocampo. Krunic e Leao alle spalle di Giroud davanti. Chiamatelo 3-4-2-1, 4-2-3-1 o 3-5-2, poco cambia. Gli uomini sono quelli. Io oggi non vedo un Milan senza Krunic. Le più belle partite degli anni le ha fatto con Kessié o Krunic e i due mediani. Per supportare questo tipo di squadra serve giocare con 2 centrocampsiti e mezzo, se non tre. Giocare con il trequartista puro è difficile. Questa è l’idea mia”.
SU TONALI: “Probabilmente è un po’ più stanco perchè non si ferma mai. Sta vivendo una stagione di alto livello, ma è un giocatore fisico, non è Pirlo. I giocatori così devono stare bene fisicamente. Ricordo che prima della Dinamo Zagabria il Milan ha giocato con il Monza, e Tonali ha riposato. È logico che sia più stanco. Io vedo anche Kalulu un po’ tirato fisicamente”.
SU DE KETELAERE: “Non convince per adesso. Di certo il Milan di Firenze non lo ha messo nelle migliori condizioni. Però a volte vedo un Diaz che cambia le partite del Milan anche quando gioca male. Le qualità tecniche sono indiscutibili, ma gli manca qualcosa. Poi vedo l’azione sul finire di primo tempo in cui corre 50metri palla al piede e si lascia tutti alle spalle e mi chiedo perchè non possa giocare così tutta la partita. Ora come ora non è il giocatore che il Milanha sperato di prendere. Poi torniamo ai soliti discorsi. Anche Tonali ha faticato il primo anno, ma gli obiettivi di quella squadra erano diversi. Si giocava l’Europa League e lo scudetto non era un obiettivo. Stavolta ci sono 70 o 80.000 persone sempre allo stadio, c’è il peso della maglia, aumentato dallo scudetto sul petto e sei stato pagato 35 milioni di euro. E lui sa di star facendo male. È un ragazzo intelligente, l’ho intervistato prima della partita. Parla già bene l’italiano, Ikoné dopo 2 anni ancora non lo parla. Ha voglia di stare qui, si è impegnato e vuoel stare qui. Nel calcio però devi dare dei segnali. Oggi non è il giocatore che il Milan sperava di avere”.
SU BAKAYOKO: “Si, secondo me in questo momento ha scavalcato Pobega e Vranckx nelle gerarchie. Giudico positivi i suoi due ultimi ingressi. Bakayoko però sa giocare a calcio. Non è Pirlo e non è di prospettiva, ma ti può dare alcune certezze”.
GUARDA QUI L’INTERA PUNTATA DEL TALK CON L’INTERVENTO IN ESCLUSIVA DI DI STEFANO
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