Oggi è il giorno dell’Euroderby. Alle ore 21, allo stadio San Siro, scenderanno in campo Milan ed Inter per l’andata della semifinale di Champions League. In vista di questa prestigiosa ed affascinante sfida, abbiamo intervistato in esclusiva lo storico difensore Fulvio Collovati, doppio ex della gara.

Lei è stato un grande difensore del passato, e il Milan attuale, specialmente la squadra campione d’Italia lo scorso anno, ha avuto proprio nella difesa uno dei suoi reparti migliori. C’è un difensore particolare della rosa rossonera odierna in cui si rispecchia particolarmente?
“Potrei dire Kjaer, per esperienza, per come sa affrontare l’uomo nell’uno contro uno e per l’abilità di testa, però mi rendo conto che il ruolo del difensore un po’ è cambiato. Adesso si gioca a zona, io ho giocato per una parte della mia carriera a uomo. L’uomo lo seguivo dappertutto. Adesso giochi più di posizione e in questo io e Kjaer siamo diversi. Io mi ritrovavo magari anche sulla bandierina del calcio d’angolo o in fase offensiva perchè dovevo marcare l’uomo dappertutto. Kjaer gioca molto di posizione, nella sua zona di competenza, però è un giocatore che quando sta bene fisicamente può dare il suo contibuto. Anche se nella parte finale della scorsa stagione la mossa vincente di Pioli è stata Kalulu e Tomori, una coppia centrale giovanissima. Mi ricordo bene che il Milan che seguivo, perchè l’ho commentato, non subiva gol per non so quante partite. Però in una gara come quella di stasera l’esperienza di un giocatore come Kjaer, giocando contro Dzeko, Lukaku e Lautaro Martinez, ci vuole“.
Iniziamo allora a parlare proprio della partita di questa sera. Il Milan torna in semifinale di Champions League dopo 16 anni. Questo è il risultato di un percorso di crescita che dura da diverse stagioni e che ha già regalato lo Scudetto lo scorso anno. Si aspettava una crescita così rapida dei rossoneri dopo anni difficili?
“Il Milan è cresciuto, è cresciuto lentamente. Non si poteva pensare, dato che ha avuto problemi anche di società, di passaggio di consegne. Il tifoso ragiona sempre vedendo i risultati sul campo, mentre invece il calciatore ha bisogno di tranquillità, di serenità e di una società forte. In questo momento il Milan, indipendentemente da chi è il proprietario, mi sembra sia su quella direzione. I giocatori sono sereni, tranquilli, hanno trovato un’empatia particolare con Pioli. La vittoria dello Scudetto dello scorso anno è stata proprio questo: il Milan, al di là dei colpi di genio di Theo Hernandez e di Leao, perchè è chiaro che in una squadra che vince devi avere qualche artista, ha trovato la forza del gruppo. Lo scorso anno ha vinto con questa forza, ed è quella che deve mettere in campo questa sera. Ti manca Leao e incontri una squadra che ha segnato 14 gol in 4 partite. Devi metterci la forza del gruppo. La crescita è stata costante, di mentalità. Di questo bisogna dare merito a Pioli, che è riuscito ad entrare nella testa dei giocatori“.
La partita di stasera non sarà solo una semifinale di Champions League, sarà anche un derby contro l’Inter, una partità molto sentita. Sarà il terzo Euroderby della storia. Lei, da campione del Mondo con l’Italia nel 1982, se ne intende di partite ad alta tensione. Qual è il modo migliore per prepararsi ad una gara così importante, soprattutto mentalmente? Quali sono le sensazioni che si respirano prima di 90 minuti di questo tipo?
“È una partita che tutti sognano di giocare. Stiamo parlando di una semifinale di Champions, la competizione più importante al Mondo. È anche vero che qui ci sono in gioco le emozioni, le ansie, la rivalità stracittadina. Adesso, però, lo straniero la avverte meno questa tensione e sono due squadre imbottite di stranieri, per cui vivono la rivalità sul campo più che una rivalità fuori dal campo. Ci sono poi i giocatori italiani che la sentiranno di più, ma questo è normale con l’attaccamento alla maglia, ad esempio di Calabria o di Tonali. Non si può non pensare che il calciatore sia un freddo, entri in campo e non pensi che ci siano 80.000 persone, 10 milioni di euro di incasso, la musica della Champions… Ovviamente l’emozione c’è, bisogna tenere in conto anche queste cose. Poi in campo conterà l’esperienza, la freddezza, la bravura tecnica e soprattutto la compattezza che il Milan, torno a dire, ha dimostrato. Per quello dico che al di là della possibile assenza di Leao, che penso che difficilmente giocherà e questo ovviamente penalizzerà il Milan, in campo può mettere in campo ciò che ha mostrato nel finale della scorsa stagione, cioè la forza di un gruppo che ha saputo lottare anche di fronte alle difficoltà“.
Torniamo a parlare di Leao allora. Indubbiamente è uno dei migliori giocatori del Milan, se non il migliore in assoluto. Come si può sostituire un giocatore del genere?
“La qualità individuale e la bravura tecnica di Leao, che si è messo in luce per i suoi assist, i suoi gol e le sue accelerazioni, non le puoi sostituire. Se gioca Saelemaekers, che ha qualità totalmente diverse, non ti puoi aspettare la rapidità, la velocità d’esecuzione, l’assist e il gioco da artista che a volte fa Leao, che ti lascia con il fiato sospeso per il numero che ha fatto. Saelemaekers non lo fa, però può mettere in campo l’umiltà, mettersi al servizio della squadra. Nel calcio spesso si trascurano queste cose, ma hanno molta importanza. Il Milan dovrà mettere in campo questo, sapendo di essere un po’ penalizzato per l’assenza di Leao“.
Da doppio ex della sfida, chi vede favorito, Milan o Inter?
“Un conto è dire favorito, un conto è dire passerà il turno. L’Inter sta meglio, non uso la parola favorito. Viene da un periodo in cui ha recuperato la forza offensiva, ha recuperato la solidità difensiva. In questo momento ha tutti i titolari a disposizione, tanto che può permettersi il lusso di non far giocare Calhanoglu per far giocare Brozovic, di lasciare in panchina uno tra Lukaku e Dzeko… Un allenatore, quando è in queste condizioni, vuol dire che sta meglio, è fuori discussione. Questo però non significa che automaticamente passerà il turno o vincerà il derby. Secondo me tutto si gicoherà nella gara di ritorno. Oggi mi aspetto un derby molto tattico, molto nervoso. Il ritorno credo sarà più decisivo“.
Chi passa dall’altra semifinale tra Real Madrid e Manchester City, anche dopo aver visto i 90 minuti di ieri sera? La squadra milanese che arriverà in finale ha qualche chance di vincere?
“Io vado a sensazione: potrebbe essere l’anno del City, anche per come si è messa la partita ieri. È stata una partita strana. Il City ha dominato il primo tempo ma ha fatto gol il Real Madrid. Il Real ha poi dominato il secondo tempo, ma ha pareggiato il City. Questo è un po’ il paradosso del calcio. Certo, 1-1 al Bernabeu non è cosa da tutti i giorni, per cui sulla carta potrebbe essere favorito il City e potrebbe essere l’anno di Guardiola. Però in una finale secca ci può stare anche che un’italiana alzi la Coppa, che sia il Milan o l’Inter. Nelle finali, che sono a gara secca, entrano in gioco gli episodi. Magari un fallo, una squadra rimane in 10… Entra in gioco anche il destino a volte, la fortuna, il fato. Potrebbe essere l’anno di Guardiola, tutto lascia presupporre questo, ma non è così scontato“.
Per concludere, un tifoso del Milan o dell’Inter per chi dovrebbe tifare nell’altra semifinale per avere le maggiori possibilità di alzare la Coppa?
“Sarebbe stato meglio evitarle tutte e due, ma mi rendo conto che siamo stati già abbastanza fortunati ad evitare le squadre inglesi e spagnole nei quarti e negli ottavi di finale, Tottenham escluso ovviamente. Non possiamo avere tutto dalla vita, in finale qualcuno lo devi incontrare, per cui non saprei… Torno a dire quello che ho detto prima, tutto lascia presupporre che sia l’anno di Guardiola, anche per quello che abbiamo visto nel primo tempo ieri. 30 minuti di possesso palla del Manchester City, con gli avversari costretti a giocare in contropiede (tanto che il gol è arrivato proprio in ripartenza), che è un po’ strano se parli del Real Madrid. Però di fronte ad una squadra che ha tenuto il pallone per mezz’ora e non te lo faceva vedere… Questo fa capire la forza del Manchester City, ma anche quella del Real Madrid, che ti può fare gol da un momento all’altro“.
Segui la nostra pagina Facebook per sapere tutto quello che succede nel mondo Milan!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi Android. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi IOS. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!