ESCLUSIVA – Castelli (agronomo San Siro): “Venerdì finiremo i lavori. Il campo sarà ibrido”

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Questa mattina abbiamo intervistato Giovanni Castelli, agronomo di San Siro, riguardo lo stato attuale del campo e quali lavori sono stati fatti in questa pausa nazionali:

A che punto sono i lavori iniziati dopo Milan-Juventus?
Settimana scorsa nella notte tra sabato e domenica abbiamo sostituito il prato utilizzato in Milan-Juventus. Da domenica lo stiamo facendo diventare ibrido cioè ci stiamo cucendo sintetici nelle nuove zone che abbiamo sostituito settimana scorsa. Siamo già oltre la metà campo, sarà terminato dal punto di vista della ricostruzione giovedì notte e quindi abbiamo la giornata di venerdì per fare il “maquillage” finale, cioè tutte le operazioni di rifinitura e di preparazione del campo: rullatura, segnatura, verifica delle circostanze che solitamente si verificano al cosiddetto matchday meno uno, quindi la goal line technology e quant’altro. Il campo non subirà alcun tipo di effetto per questi lavori, lavori che sono stati infilati in questa pausa che all’inizio sembrava troppo corta ma con l’impegno di tutti il lavoro è riuscito.

Cosa ha portato il campo a diventare così nel mese di gennaio?
Noi da inizio campionato cioè da fine agosto a fine gennaio abbiamo giocato 44 partite, cosa che non avviene in nessun stadio al mondo. Al di là poi del numero di gare, quello che ha creato più problemi è stata la frequenza, cioè il fatto di avere delle partite a 24/48h di distanza e il mese di gennaio è andata così. Il campo infatti era arrivato alla pausa natalizia in condizioni decenti, poi dal 6 gennaio al 23 ci son state 9 partite quindi tra una partita e l’altra non passavano nemmeno due giorni e se non hai tempo di recuperare con azioni manutentive, al di là del riposo, qualunque campo non regge, neanche un campo sintetico perché non hai il tempo di spazzolarlo figuriamoci se parliamo di un campo naturale. Quindi è il calendario che ha fatto tracollare il campo di San Siro.

Un campo in quelle condizioni può aver influito sugli infortuni?
Dove c’è meno erba il pallone rotola e rimbalza in maniera diversa da dove c’è più erba, quindi sul campo era come giocare su più campi diversi ma lo scarso inerbimento non può generare infortuni perchè le condizioni del campo dal punto di vista biomeccanico (durezza, assorbimento shock e impatto) le misuriamo tutte le settimane e anche quando avevamo il campo non bello eravamo nei parametri che la Uefa individua per dirti se il campo è a posto o no.

Ci sono zone di campo che soffrono di più questa situazione?
Soffrono maggiormente quelle zone dove si sviluppa di più il gioco, quindi la fascia del centrocampo si consuma prima poi la zona sotto la tribuna blu è quella che rimane ancora più in ombra della tribuna verde e soffre di più per motivi di costruzione dello stadio. Oggi alle 12 a San Siro non c’era una zona di campo illuminata dal sole nonostante la bella giornata che c’è oggi Milano.

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Rassegna Stampa

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