Finalmente ci siamo levati anche gli ultimi appuntamenti di Nations League fino ad ottobre prossimo. Poi le finali saranno a Milano e Torino, ma ci penseremo a tempo debito. Brava Italia, bravissimo Mancini ad aver ricostruito sulle ceneri di una Nazionale che aveva toccato il (s)profondo rosso. Bene anche una nuova generazione che sembra dare segnali di ripresa anche per il futuro. Ancora meglio sapere che in quella generazione ci sono almeno tre o quattro rossoneri. E chissà che dai futuri mercati non ne arrivino altri.
Bene, ora dopo il doveroso incipit di complimenti alla nostra Nazionale guidata benissimo da Alberico Evani (per chi si fosse perso il ritratto, rimediate), torniamo a parlare delle cose importanti.
Con il rientro dei nazionali parte ufficialmente l’ultima fatica del 2020: 31 gioni, 10 partite tra campionato ed Europa League. Non serve che vi dica una ogni quanto, il conto è abbastanza semplice.
La rosa
Ci arriviamo quasi al completo a quest’ultimo mese di un anno disgraziato per il mondo, felice, sportivamente, per il Milan.
Quasi perchè Rafael Leao si è fatto male, lesione al bicipite femorale della gamba destra. I primi 10 giorni (Napoli, Lille, Fiorentina e Celtic) li perderà, e con ogni probabilità perderà anche la settimana successiva (Sampdoria, Sparta Praga e, forse, Parma). La speranza è di averlo per il trittico finale tra Genoa, Sassuolo e Lazio prima di poter mettere le gambe sotto il tavolo e festeggiare il Natale in famiglia. Rigorosamente in numero ridotto e senza assembramenti.
Il resto della squadra, covid e infortuni permettendo, è a disposizione. Sono rientrati pure Duarte e Musacchio, in attesa di sapere cosa ne sarà di loro a gennaio. Stesso destino che vive Kalulu, chiusissimo da Calabria e il rientro di Conti. E ci sarebbe anche Dalot che fa avanti e indietro dalla fascia sinistra a quella destra.
E come Conti, rientra anche, al 100% Ante Rebic, giocatore fondamentale sia per lo sviluppo offensivo che per l’equilibrio di squadra. Nonostante i numeri di Theo non siano particolarmente diversi con Leao davanti a sè (recuperate l’articolo), speriamo tutti che con Ante il rendimento di Theo possa crescere ancora di più.
Theo e Ante, da loro e da Ibra, passeranno una buona parte delle nostre possibilità. Il trio rimasto ad allenarsi a Milanello, per motivi diversi, durante la sosta è sembrato carico, pronto e, soprattutto contento.
Nel mondo Milan si respira aria buona, aria pulita e il gruppo è il riflesso di ciò. Non manca il sorriso e l’esaltazione, forse esagerata, è figlia anche di un clima così sereno e disteso che non si vedeva da tempo.
E nonostante la piccola polemica creata via social da Theo nei confronti di Deschamps e Luis Enrique, i due che potrebbero, ma non vogliono convocarlo, sono pronto a scommettere che ripartirà meglio di prima. Ed egoisticamente, meglio per noi.
Tour de Force
Come detto prima, 10 partite, 31 giorni. Da Napoli, alla Lazio. Mi sentirei sciocco a ripetere ancora una volta la solita frasetta che “il Milan dovrà far vedere chi è e dove vuole andare”. Anche perchè lo ha dimostrato già più di una volta: è una squadra forte, che si stringe intorno ai suoi leader, emotivi e tecnici, che punta a tornare almeno in Champions League. Poi ai sogni, nel caso, ci si penserà tra 24/25 partite come magistralmente detto da Pioli qualche settimana fa.

Senza dubbio questo nuovo ciclo di partite, ci metterà di fronte alcune tra le squadre più in forma e che stanno giocando il miglior calcio del nostro campionato e ci permette subito di riscattare la partita con il Lille, l’unica caduta a vuoto negli ultimi 6 mesi. E questo dovrebbe bastare per rispondere alla domanda precedente.
Ci sarà bisogno di tutti ancor più del solito, avremo bisogno che tutti quelli chiamati in causa da Mister Pioli rispondano presente. Inutile fare i nomi o mettersi a disquisire di tattica e posizioni in campo.
Hauge, Brahim, Krunic e Casti possono più o meno piacere a noi tifosi, e appassionati di Football Manager, ma alla fine chi li vede tutti i giorni, chi studia un equilibrio in campo e chi rischia il culo sulla panchina del Milan non siamo noi.
Ah, comunque a me piacerebbe vedere Kessiè trequartista, ma fortunatamente, o sfortunatamente, nessuno mi ascolta. E rimango a sparare cazzate su qui o sui social.
E lo so che tanto, alla fine, continueremo tutti a crederci più bravi di Pioli e a sostenere che le formazioni sarebbero dovute essere altre. Ma è anche il bello di fare i tifosi. E ne avremo occasione ogni 3 giorni fino alle feste natalizie. Nella speranza che mentre gli stolti continuano a guardare il dito, il saggio stia indicando la luna. E che Babbo Natale ci porti qualcosa nel suo sacco rosso.

Covid e tanto altro
Due considerazioni finali.
Finalmente la Corte d’appello della FIGC ha preso una decisione definitiva: confermate le vittorie a tavolino di Verona e Juventus rispettivamente contro Roma e Napoli. E confermato il -1 in classifica agli azzurri.
Un bene per la nostra corsa Champions, l’ennesima brutta figura per il nostro calcio. Soprattutto la punizione inflitta al Napoli. L’accusa è particolarmente grave, quella di aver cercato la gabola per aggirare il Protocollo Federale, uno dei più stringenti in Europa, pur di non giocare la partita contro la Juventus. Con la connivenza dell’Asl di Napoli. A che pro bisognerebbe chiederlo a De Laurentiis, probabilmente l’unico a non aver voluto giocare.
Sempre nel tema caos tamponi, la Lazio ora è sotto indagine Federale, sequestrati parecchi tamponi dei laziali dal laboratorio di Avellino a cui si appoggiava Lotito sia per la Lazio che per la Salernitana. Come spesso fa figo dire: Indagini in corso, massima riservatezza. Di sicuro c’è che Immobile è guarito, ben tornato, e Luis Alberto rischia di essere fuori squadra per la partita con il Crotone perchè su Twitch ha detto che la Lazio compra nuovi aerei, ma non paga i giocatori. Bella storia, soprattutto i giocatori in video live non controllati da nessuno.
Da questo caos, l’unico lato positivo, anche se non è propriamente il termine adatto per il periodo, è la centralizzazione dei tamponi di Serie A in un solo centro. Regole ancora più chiare, criteri di positività comuni a tutti e si va avanti così.
Ah, poi ci sarebbero anche i diritti tv. La Lega ha accettato all’unanimità l’ingresso del consorzio CVC-Advent-Fsi nella media company che gestirà e commercializzerà i diritti tv del nostro campionato. Ci si aspetta un’iniezione di denaro fresco che potrebbe far respirare parecchie società e proiettarci nel futuro con un po’ più di speranza per competere a livello europeo. Per il 10% della media company, i fondi hanno messo sul piatto 1,7 miliardi, stretta di mano rapida e fondamentale.
Chiudo con la corsa al vaccino, sono almeno un paio le Case farmaceutiche che hanno annunciato di aver trovato il vaccino. La speranza, per tutti, è che finalmente si possa vedere una luce in fondo al tunnel per tornare alla nostra normalità dopo un anno preso e buttato nel cesso.
E quindi un abbraccio a tutte le persone che sono in ospedale, che stanno lottando contro il covid o contro qualsiasi altra malattia, un augurio di veloce guarigione. Come a Mister Pioli e al suo vice Murelli, positivi al Covid ed in isolamento.
A Napoli ci sarà Daniele Bonera, in bocca al lupo a lui e a tutti noi. Il tour de force inizia, ci sarà da divertirci e, come dice un collega molto più bravo di me: TUTTI GIU’ IN CARENA!
