Maignan
Il Dottor Marco Marano, specialista in ortopedia e traumatologia, è intervenuto ai microfoni di Radio Rossonera per fare il punto sull’infortunio di Mike Maignan:
Puoi spiegarci l’entità dell’infortunio e i dettagli?
I problemi che si evidenziano dal comunicato sono due. Un problema ai legamenti e una problematica all’osso. Il chirurgo naturalmente nell’intervento ha riparato entrambi. Quello che si evidenzia è che il problema all’osso verosimilmente non è un problema recente, infatti si parla di un processo degenerativo vascolare, mentre il problema ai legamenti può essere qualcosa di più recente. Si può già capire che le problematiche erano due: una più fresca e una meno fresca.
Questo intervento è stato un fulmine a ciel sereno, perchè dalla data della presunta botta in Liverpool-Milan è passato quasi un mese. Come ha fatto Mike a giocare con il dolore?
Sicuramente si è provata una strada conservativa, che portasse alla guarigione evitando l’intervento chirurgico. Il più delle volte porta a degli ottimi risultati, qui evidentemente il dolore non è regredito in maniera accettabile o è addirittura peggiorato, quindi si è optato per l’intervento. Con l’operazione si ha la garanzia che il problema si risolva completamente, ma con un periodo di recupero piuttosto lungo.
Qual è la parte più grave dell’infortunio e che preoccupa di più? L’osso o il legamento?
Direi entrambe, sono entrambe situazioni complicate per un portiere. Per quanto riguarda il legamento è una problematica che crea dei dolori cronici difficilmente gestibili per chi utilizza una mano nell’attività sportiva. E l’altra riguarda un osso che probabilmente è lo scafoide, porta anch’essa a situazioni che creano dolore ma anche limitazione a movimenti del polso. Direi che entrambe sarebbero state incompatibili con il proseguo della sua stagione.
I tempi di recupero sono molto lunghi. Come si procede? Può Maignan tornare ai suoi livelli?
La fase più importante è sicuramente la prima, quella dell’immobilizzazione. Come hanno riportato ci saranno queste 6 settimane in cui il polso sarà completamente immobilizzato, come nella foto che ha postato Mike. Le prime 6 settimane sono fondamentali perchè è un periodo nel quale queste strutture riparate andranno a guarire. Dopo le 6 settimane inizierà il processo di riabilitazione vero e proprio che richiede altre 4/6 settimane. Nella medicina dello sport per questo tipo di intervento per un portiere che utilizza la mano (quindi non un attaccante o un altro giocatore) i tempi di recupero si avvicinano sempre ai 3 mesi. Dobbiamo orientarci verso questa tempistica.
È stata inserita una vite. C’è paura che non torni quello di prima. È preoccupante?
No, questo non è assolutamente un problema. La vite è posizionata all’interno dell’osso e non darà assolutamente nessun problema per la sua funzione e le sue capacità. Il problema sarà piuttosto che questa problematica (che era una frattura verosimilmente) guarisca e che le prime settimane il polso resti immobilizzato. Il problema della vite non darà nessun disturbo in futuro.
photocredits: AC Milan
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