Diogo Dalot Vuole il Milan e il Milan vuole Diogo Dalot. La maglia rossonera numero 5 non sarà indossata dal portoghese nella prossima stagione, ma questo non significa che il futuro prossimo di “Check the Pulse” debba essere lontano da Milanello.
La dirigenza rossonera ha già avviato i contatti con il Manchester United per acquisire le prestazione del terzino reduce da Euro2020.
La richiesta iniziale dei Red Devils era legata ad un trasferimento a titolo definitivo del calciatore, per cui c’è anche un interesse del Real Madrid sullo sfondo. Attualmente però, sembrerebbe esserci un’importante apertura degli inglesi verso il Milan, con una possibilità di prestito oneroso intorno ai 4 milioni di euro con un diritto di riscatto intorno ai 15/20.
“Considerata l’età, Diogo è il miglior terzino destro in circolazione e avrà un grande futuro qui con noi al Manchester United. Ha talento e ha tutto per diventare un grande per questo club” – queste le parole di Josè Mourinho nell’estate 2018 dopo averlo portato a Manchester dal Porto.
Arrivato a Milanello in punta di piedi lo scorso ottobre, la stagione di Diogo Dalot è stata indubbiamente dalle due facce. La prima parte sottotono, trascorsa da oggetto misterioso tra una super prestazione contro lo Sparta Praga e molte presenze in cui si è distinto per giocate negative e prove caratterialmente incolore, la seconda metà di campionato invece è stata in crescendo, diventando un jolly importante per Pioli.
L’annata del portoghese registra nel complesso 33 presenze, 2 gol e 3 assist in rossonero. Il tutto suddiviso tra Campionato, Europa League e Coppa Italia. Fa il suo esordio il 22 ottobre 2020, partendo titolare a Celtic Park, nella vittoria per 3-1 contro i biancoverdi di Scozia. Una settimana dopo trova il suo primo gol, in casa contro lo Sparta Praga. Nella competizione Europea fa il pieno di presenze, con otto titolarità e due subentri. Da sottolineare anche un’ottima prestazione a Old Trafford nell’andata degli ottavi di finale.
In campionato impiega molto tempo ad adattarsi al gioco italiano. Totalizza 21 presenze, di cui solo 10 dal primo minuto, un assist e un gol, nella trasferta contro l’Hellas Verona. E che gol!
E’ proprio da quel pomeriggio al Bentegodi che Diogo trova la marcia in più per il rush finale del campionato. Da quel momento riesce a trovare i suoi spazi e a giocare con più tranquillità.
Anche negli occhi del tifoso la percezione cambia: il timore che incuteva al suo ingresso in campo prima di Verona, va sempre più calando. Della sua crescita se ne accorgono tutti, in particolare i selezionatori lusitani Rui Jorge, allenatore dell’Under 21, e Fernando Santos. Viene infatti convocato da entrambi per le rassegne europee di categoria, sebbene con la nazionale maggiore venga chiamato in causa solo dopo la positività al Covid di Cancelo, guadagnandosi però la titolarità nella gara degli ottavi di finale contro il Belgio.
Nel giro di una stagione, la vita rossonera del terzino portoghese è drasticamente cambiata, tanto da lasciare tifosi, compagni e dirigenti più che favorevoli al suo ritorno e lo United dubbioso di privarsene.
Margini di miglioramento notevoli, un attaccamento alla maglia acquisito fin da subito, una capacità di adattamento incredibile nel contesto italiano.
Dai Dragoes ai Red Devils, dai Red Devils al Diavolo: Diogo è pronto a gettarsi di nuovo tra le fiamme, ma saranno quelle di Milano?
Per ascoltare il podcast: “Calciomercato Milan – Diogo Dalot, “testiamo il polso” sul suo ritorno”
photocredits acmilan.com