Qualche giorno prima di Milan – Napoli, Brahim Diaz si è espresso sul presente e sul futuro del Milan, con un occhio di riguardo all’imminente sfida di Champions League. Di seguito, le sue dichiarazioni a Carlo Pellegatti per Starcasinò.

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Che fascino ha la Champions? “Quando ero piccolo era incredibile vedere una partita di Champions. Ora posso giocarla e sono molto contento per questo. E farlo in club storico come il Milan è molto bello”.
Sulla canzoncina prima di giocare: che sensazioni dà? “Vedere i tifosi che urlano ‘The Champions’ è da pelle d’oca, è incredibile. L’emozione che si vive qui a Milano è particolare, si vede che nel passato se ne sono vinte tante: è la migliore competizione che si giochi. Troppo bello giocare a San Siro”.
Su Malaga-Milan del 2012: “Mi ricordo di quella partita, l’avevo vista. In città dicevano ‘Arriva il Milan, che bello!’. Era una festa perché il Milan è un grande e prestigioso club”.
Com’è essere tra le prime otto in Europa? E cosa ti ha fatto pensare che stavate diventando grandi? La risposta di Brahim Diaz: “Contro il Tottenham ho visto la gente che ci credeva, erano davvero convinti. Ho fatto gol e c’era anche la famiglia allo stadio. Non giochiamo solo noi, ci sono i tifosi con noi. Li ringrazio tutti perché giocano anche loro con noi, soprattutto in queste partite”.
Brahim si sente un giocatore da Champions? “Sì, gioco al Milan. Tutti siamo giocatori da Champions ed è per questo che siamo tra le prime otto in Europa. È bellissimo poi vedere anche due altre squadre italiane. Il movimento diventa più forte. È incredibile e l’abbiamo meritato di essere qui: l’anno scorso abbiamo vinto lo Scudetto e quest’anno siamo tra le più forti d’Europa”.
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Poi, Diaz torna sul tifo a San Siro (in particolare col Tottenham): “È una motivazione in più. Come dico sempre, sono il dodicesimo giocatore in campo. È bello che ci abbiano aiutato e che siano stati vicini a noi per tutta la partita. Hai quella sensazione del ‘Sveglia!’, che ti concentra, che ti motiva. Io vorrei giocare sempre a San Siro, ma non si può (ride, ndr)”.
C’è un gol chiave che vorresti ripetere contro il Napoli? “Tutti i gol sono importanti: forse uno che potrei scegliere è quello contro la Juventus (nel 2-0 di ottobre, ndr), molto bello. Chi segna, segna. Io voglio solo aiutare la squadra a vincere. Ognuno fa il suo lavoro per arrivare dove meritiamo”.
Sul Napoli: “Hanno una squadra forte e lo stanno dimostrando in Italia e in Europa. Tecnicamente sono forti, ma lo siamo anche noi. È importante il fatto che ci conosciamo, la rende equilibrata come partita, abbiamo giocato più volte contro. Una qualità per metterli in difficoltà? Ce ne sono tante. Avere il controllo della palla durante la partita, perché non sono abituati senza”.
Hai sempre avuto lo spirito del ‘mai arrendersi’: il Milan ha migliorato queste tue caratteristiche? “Certamente, sono cresciuto tanto qui e devo ancora crescere. Posso dare sempre di più, quindi sì”.
Sul fatto che non ci sia più la regola del gol in trasferta, Diaz commenta così: “È cambiato. Ma penso sia meglio così. Devi essere più attento e più concentrato perché non c’è gol doppio. Le partite comunque sono simili, devi dare sempre il 100%”.
Infine, un voto per vincere la Champions? “Non lo so, non ho capito la domanda… Dobbiamo pensare partita per partita. Tra un mese lo dico se posso fare qualcosa (sorride, ndr)”.
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