L’Euroderby di Champions League tra Milan e Inter si avvicina sempre di più: l’edizione di questa mattina di Sportweek ha intervistato Luigi Di Biagio, ex centrocampista che ha giocato con la maglia nerazzurra dal 1999 al 2003.

Di Biagio sul clima dopo la sconfitta nel primo Euroderby
“Rimasi di sale come tutti noi dell’Inter. Ero uscito a fine primo tempo ed ero in piedi a bordo campo, come gli altri della panchina. Poi entrai ad abbracciare i compagni in ginocchio sull’erba, disperati. A Milano ho passato quattro anni magnifici, ma quella è stata l’unica occasione in cui ho sentito davvero il derby. Tensioni, pressioni, aspettative: dall’esterno ci arrivava di tutto, ed era impossibile far finta di niente. La squadra risentì di queste pressioni? No, sarebbe un alibi che non regge. Preparammo la sfida al Milan provando a restare tranquilli, concentrandoci su quel che avremmo dovuto fare. Ma tornavi a casa, ti stravaccavi sul divano pensando: ‘Adesso mi guardo un bel film e stacco la spina’, e Canale 5 mandava in pubblicità le immagini dei vecchi derby, con una voce stentorea che annunciava: ‘Milan-Inter, una sfida mai vista’. C’era tanto silenzio, qualcuno piangeva. Non sono momenti piacevoli da ricordare, neanche adesso che sono passati vent’anni. E poi noi eravamo purtroppo abituati a delusioni del genere: dodici mesi prima avevamo perso a Roma contro la Lazio uno scudetto già vinto.”
Sul derby di campo nella semifinale di Champions League del 2003 tra Milan e Inter
“Sì. Ricordo il caldo, nonostante fosse sera e non fosse ancora estate. Sarà stata l’adrenalina, l’atmosfera, ma sentivo un caldo pazzesco. E poi ricordo il tifo assordante. Io sono di Roma, ho giocato tante stracittadine nella Roma, e Roma città vive per il derby. Ecco, quella volta Milano sembrava Roma. Purtroppo non andò bene per noi: con le regole di oggi, con 0-0 dell’andata e l’1-1 al ritorno, saremmo andati ai supplementari. Invece, all’epoca i gol segnati in trasferta valevano doppio. E il Milan segnò in casa nostra… Ricordo gli scontri col grande Rino Gattuso in mezzo al campo, quelli col mio amico Brocchi… Duelli di alto livello, come con Pirlo, Kakà, Sheva. Di molti ero amico e compagno in Nazionale…”
Di Biagio sul derby di quest’anno: che partita sarà?
“Equilibrato, in cui si affrontano due grandi squadre. Il Milan soprattutto sta dimostrando che in Champions veste una maglia diversa rispetto al campionato. Vale anche per l’Inter, che zoppica in Serie A e in Europa vola. È la classica sfida senza pronostico e molto tattica. La differenza la farà la condizione fisica di alcuni giocatori, a partire da Leao e Lautaro. Cosa deve temere l’Inter del Milan? Niente in particolare, se non le giocate dei singoli. Il Milan ha preparato le partite contro il Napoli in funzione di Leao: tutte le volte che il portoghese si è acceso, ha fatto male a un avversario che pure ha giocato benissimo.”
Su Stefano Pioli e Filippo Inzaghi
“Negli ultimi mesi Pioli ha già fatto qualcosa di diverso rispetto al suo credo, e in qualche modo lo ha pagato perché, per dare più compattezza alla difesa, ha faticato a fare gioco davanti. Tornato al 4-2-3-1, ha ritrovato il suo Milan. Dall’altra parte, le invenzioni di Inzaghi si limitano alla scelta del regista e del compagno di attacco di Lautaro.”
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