In un’intervista ad AS, Gerard Deulofeu racconta il suo momento d’oro e lascia aperta la porta al futuro…

Sul momento d’oro che sta vivendo all’Udinese
“Sì, e so perché lo è. Prima ero molto irregolare, ora sono a un punto della mia vita in cui tutto ciò che faccio ha un significato. Quando le cose mi accadono, ci ho già lavorato prima, le vedo arrivare. Famiglia, predisposizione mentale, sacrificio fisico, squadra: tutto funziona e influenza”.
Sulle prestazioni in rossonero
“Sì, penso che le prestazioni siano state simili, ma la comprensione e l’organizzazione del mio lavoro non erano al livello attuale. Oggi capisco il gioco come non mai e so cosa mi chiede il resto della squadra. Ecco perché ho regolarità”.
Su mister Cioffi
“Mi ha aiutato molto sotto l’aspetto motivazionale: ci fa uscire in campo come leoni, per questo ha un dono. Mi dà un paio di indicazioni per la fase difensiva, ma mi dà enorme libertà in attacco, che è dove devo dimostrare. Mi muovo per tutte le zone cercando gli squilibri della squadra avversaria”.
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Sul rendimento post-infortunio
“Sì, mi fido molto di me stesso e spero sempre di essere un giocatore speciale. È un fatto molto bello, poiché si riferisce alla creazione del gioco e al contributo di valore alla squadra. Mi piace, vado matto per le statistiche (ride)”.
Sulla partita con l’Inter
“L’errore è stato quello di subire due gol all’inizio. La reazione è stata buona, ma segnare due gol contro la migliore difesa italiana è molto difficile”.
Sullo scudetto
“Spero e mi auguro che vinca il Milan, ovviamente. Sono suo tifoso. Hanno un piccolo vantaggio, ma non possono più fallire perché penso che l’Inter vincerà nelle tre partite rimanenti”.
Sul momento del calcio italiano
“Il Mondiale è stato una vergogna, ma non molto tempo fa l’Italia è stata incoronata campionessa d’Europa, cosa da non sottovalutare. È un calcio in crescita: tra quattro, cinque anni tornerà ad un livello superiore. Juve, Inter e Milan faranno un passo avanti in Europa, attenti a Napoli, Roma, Atalanta, Fiorentina… Da dentro mi danno belle sensazioni”.
Sul futuro
“Il mio nome accostati alle big italiane? Al momento sono solo voci. Riconosco che vorrei fare un salto di qualità, ma tutto ha il suo processo e sono molto contento dell’Udinese. Quello che ho chiaro è che ho 28 anni e il meglio della mia carriera deve ancora venire”.
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photocredits: acmilan.com