Qualche giorno fa Gerard Deulofeu ha rilasciato un’intervista a NSS Sports, un magazine dedicato alla cultura e all’estetica del calcio. L’attaccante spagnolo, divenuto appassionato di moda, si è raccontato fin dagli esordi.
Queste le sue parole: “Quando avevo 12 anni ero molto forte e già sapevo di potercela fare, giocavo sempre con i ragazzi più grandi. Lo sapevo di poter diventare un grande calciatore. Dopo non è facile, è diverso giocare all’accademia e poi in prima squadra ovviamente, ma io da quell’età lì lo sapevo che avrei sfondato e fatto di questo sport il mio lavoro”.
Poi, continua parlando di come il calcio sia cambiato nel tempo: “Il calcio è cambiato, è cambiato tanto. Il calciatore oggi ha una visibilità diversa, è ogni giorno in tv, l’arrivo dei social media ha completamente trasformato il modo di comunicare. Oggi abbiamo una responsabilità molto grande, ci sono nuove generazioni che ti guardano giorno per giorno e noi che siamo nella élite del calcio dobbiamo dare il giusto esempio per capire anche quanti sacrifici ci sono dietro, arrivati a questo livello”.
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Con il suo arrivo al Milan nel 2017, Deulofeu ha scoperto la moda: “Ovviamente in Italia la moda è un’altra cosa. Ricordo i miei 6 mesi con il Milan, abitavo in albergo, e la settimana della moda è stata incredibile. Ricordo con piacere anche diversi calciatori del Milan che avevano uno stile unico e ricercato, Abate per esempio era uno di quelli che si vestiva sempre bene”.
Sul suo modello, in questo senso: “Se devo dire un nome, il calciatore con più stile con cui sono stato è sicuramente Sergio Ramos, vestito sempre in maniera impeccabile.”
Poi, tornando al calcio, parla del significato di indossare la maglia numero 10: “Qui è stata indossata solo da grandi calciatori, per cui è una grande responsabilità. So che quando vado in campo sono il 10 dell’Udinese, quindi devo essere un leader in campo e soprattutto in attacco. Adesso non voglio parlare a metà stagione, mi piace sempre parlare alla fine perché questo numero ha bisogno di fatti. So a cosa sto andando incontro.”
Infine, Deulofeu chiude così: “Mi sento molto felice qui, sono due anni, e anche il mio livello in campo ne sta risentendo. L’essere felice in una squadra per me ha tantissimo valore. Non voglio pensare al futuro altrimenti non vivo il presente, e qui il presente è molto bello. Io non esco troppo, sto con la mia famiglia, sempre pensando alla partita, sempre concentrato”.
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