Calabria

Dopo una trentina di secondi Davide Calabria ha sbloccato il big match della settima giornata di Serie A tra Atalanta e Milan.
Sprint notevole, raccoglie una bellissima palla in profondità di Theo e realizza la rete del vantaggio con la complicità di un errore di Juan Musso.
Ma la partita del terzino bresciano (convocato pochi minuti prima in Nazionale a causa dell’infortunio di Rafael Toloi, che avrebbe dovuto giocare da capitano per l’altra squadra in campo) non è soltanto quell’episodio, seppur decisivo per determinare il copione del match.
Partiamo dal numero di palle giocate: 70 per il numero 2 rossonero, primo tra i calciatori del Milan e secondo soltanto all’altro Davide, ossia Zappacosta, che ne ha giocate giusto 2 in più.
Propositivo, sempre nel vivo del gioco: sovrapposizioni, validissime coperture difensive, abilità di palleggio con triangolazioni di prima così come con giocate più semplici e di pure impostazione.
A questo ha aggiunto il 75% di disponibilità al passaggio, dato che indica la capacità di farsi trovare smarcato quando i compagni sono in possesso.
Questa percentuale è molto importante, perché, soprattutto in una gara come quella contro una squadra allenata da Gasperini, che ti rende difficile compiere questa operazione con questi numeri, il capitano è riuscito a toccare questi numeri, sintomo di una grande condizione psico-fisica e di una notevole capacità di ricreare gli automatismi e quanto preparato negli allenamenti in vista della gara.
Difensivamente invece? 8 recuperi effettuati, secondo solo a sua maestà Simon Kjaer in questa speciale classifica, cui si aggiungono ben 17 tentativi offensivi degli avversari respinti.
Numeri, anche questi, che testimoniano la crescita di un calciatore che ha iniziato a rendere sempre di più anche grazie ad un contesto di squadra dove i centrali gli danno serenità e l’esterno di destra gli dà grande aiuto in copertura, oltre che un’alternanza costante in fase offensiva, dove Calabria è stato un fattore.
Ebbene sì, perchè il laterale difensivo destro di Pioli è stato il giocatore che ha creato più occasioni da goal ed effettuato più tiri in tutto il match.
Costantemente presente in entrambe le fasi (ha corso 11.066 km, dietro soltanto ad un maestoso Kessiè e al suo compagno di merende Saelemaekers), è stato uno dei migliori in campo nella grandissima partita di ieri del Gewiss Stadium.
Tipicamente ci siamo abituati ad essere sorpresi da Theo Hernandez per queste cose, ma il canterano rossonero si sta rendendo sempre più completo ed efficace anche nella trequarti avversaria.
La convocazione in Nations League, la seconda consecutiva, è solo una conseguenza.
Destination Calabria.
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photocredits acmilan.com