il 16/10/2023 alle 23:08

Desplanches: “Sogno la Champions. Modello Maignan, al Milan…”

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L’ex portiere del Milan ricorda gli allenamenti con Maignan e sogna l’Europa: le parole di Desplanches, oggi a Palermo

Sebastiano Desplanches è cresciuto nel Milan, ha vestito il ruolo di primo portiere della Primavera e nella scorsa estate è stato ceduto a titolo definitivo. Nel corso dei suoi due anni agli ordini prima di Federico Giunti e per qualche mese anche di Ignazio Abate, poco prima che iniziasse la sua prima avventura fuori dai confini rossoneri (al Vicenza) ha temprato carattere e qualità, fino a diventare il miglior portiere del Mondiale Under 20 del 2023. In un’intervista a Icon Magazine, Desplanches ha parlato dell’arrivo al Palermo e di Mike Maignan, col quale si allenava ai tempi del Milan. Di seguito, le sue dichiarazioni.

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DESPLANCHES: “ECCO PERCHÉ HO LASCIATO IL MILAN! IO CHE POTEVO FARE?”

Il riferimento Mike, Guardiola e la Champions

«A caldo non ero molto felice, visto che avevamo perso la finale contro l’Uruguay, ma poi ho capito che è stato un grande riconoscimento», ricorda Desplanches dal ritiro di Pinzolo dove ha effettuato la preparazione estiva con il Palermo, il suo nuovo club.

«Nonostante tutto ho un bel ricordo di quella partita e di quella serata, a cominciare da Roberto Baggio che era entrato nello spogliatoio a darci la carica prima di cominciare».

Come scrive la rivista mensile dedicata alla moda, il torneo disputato in Argentina è stato un formidabile trampolino di lancio per questo ragazzo cresciuto nel settore giovanile di Inter e Milan, che prima del Mondiale Under 20 aveva fatto benissimo a Trento in Serie C, ma esordirà in Serie B solo in questa stagione. L’attuale portiere del Palermo ha dichiarato:

«Il più grande di tutti è stato Buffon, ma il mio punto di riferimento è Mike Maignan, con cui mi sono allenato spesso ai tempi del Milan. Sono un portiere molto coraggioso, mi faccio valere soprattutto nelle uscite e ho ottime capacità di lettura dell’azione».

«Ho letto le parole di Guardiola: sarebbe stupendo avere l’occasione di allenarmi qualche giorno a Manchester, come ha fatto il Palermo anche l’anno scorso».

Ma già questo è motivo di distrazione, per un piemontese che malgrado l’attitudine ci tiene a mantenere i piedi per terra.

«Non guardo troppo al futuro, men che meno al Mondiale 2026: penso a esordire in Serie B, a consolidarmi e ad ambientarmi in una città di cui tutti mi hanno parlato benissimo».

Infine, Desplanches chiude con il suo sogno nel cassetto:

«Spero un giorno di vivere in prima persona l’atmosfera della Champions League».

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“Che potevo fare?”

Dopo il suo arrivo a Palermo, l’ex Milan parlo così del suo addio:

«Il Milan aveva deciso di chiudere la mia esperienza in rossonero dopo sette anni, e mi ha ceduto al Vicenza a titolo definitivo. Io che potevo fare? Mi sono rimboccato le maniche. I dirigenti rossoneri hanno comunicato al mio agente che la casella delle cessioni in prestito era piena e potevano solo vendermi a titolo definitivo. Io ho passato gli ultimi due anni con la prima squadra tra convocazioni anche nell’anno dello scudetto, oltre a due in Champions. Con Pioli sempre molto gentile con me. Il Milan ha il 40% sulla rivendita. Non si sa mai. Io, però, ho il sogno di giocare in Champions un giorno. Mi sono sentito abbandonato? Il portiere ha bisogno di tempo per maturare: evidentemente avevano priorità in altri ruoli. Per fortuna, però, ho trovato la mia strada».

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