Risale a due settimane fa la lite divenuta presto famosa tra Thomas Tuchel e Antonio Conte in Chelsea-Tottenham. Al termine della gara, chiusa sul 2-2, i due hanno avuto un aspro diverbio a bordocampo, con il tedesco che continuava a stringere la mano dell’ex Inter, reo di non averlo guardato negli occhi. Oggi, Football.london ha reso note le lettere scritte dai due tecnici alla Commissione della FA. Anche in questo caso, pur scusandosi, i due rimangono fermi sulle loro convinzioni.

La lettera di Conte
“Vorrei innanzitutto scusarmi con la Commissione per i fatti accaduti, ai quali non mi piace essere associato, né vedere su un campo di calcio. Per questo motivo ho ammesso l’accusa di comportamento scorretto. L’arbitro ha fischiato la fine, volevo congratularmi con i miei giocatori e ringraziare i tifosi ospiti. Con loro anche quelli di casa, a cui tengo ancora con grande affetto dopo aver guidato il club. Per non creare ulteriori disagi tra noi (avevano già avuto uno scontro verbale durante il match, ndr), volevo stringere rapidamente la mano a Tuchel e andare avanti. Ho teso la mia mano verso di lui con l’intenzione di stringergli brevemente la sua, ma lui mi ha afferrato la mano e non ha rilasciato la presa. A causa della sua presa molto salda, il mio braccio lo ha urtato facendomi trascinare all’indietro[…]. Non ho reagito in modo eccessivo a questa provocazione e con le circostanze sono stato orgoglioso di come mi sono comportato. Se avessi reagito, allora capisco che la situazione sarebbe stata molto peggiore”.
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La lettera di Tuchel
“A fine gara mi sono avvicinato al signor Conte per stringergli la mano, come atto di sportività. Il signor Conte mi ha preso la mano ma non mi ha guardato e ho considerato il suo comportamento un segno di mancanza di rispetto nei miei confronti. Quindi, ho tenuto la sua mano mentre mi passava davanti e gli ho detto di guardarmi negli occhi. Il signor Conte ha risposto in italiano e si è comportato in modo molto aggressivo nei miei confronti. Non ho reagito alla sua aggressione e non gli ho detto nulla di offensivo. Riconosco che avrei potuto e dovuto affrontare il comportamento del signor Conte nei miei confronti in modo più appropriato (per esempio, parlando con lui in privato in seguito). Mi scuso con la FA e con la Commissione di regolamentazione per aver dovuto portare e considerare l’accusa”.
La scelta della FA
Nel comunicato della Commissione FA, si legge: “È stato chiaramente Tuchel a istigare il confronto con Conte, scegliendo di afferrare la mano di quest’ultimo e di sobbalzarlo dopo che lo aveva superato. Se non avesse stretto la mano di Conte, lo scontro tra i due e la successiva mischia che ne è seguita non si sarebbero verificati. Che Tuchel stringa la mano di Conte per il motivo che ha dato non è semplicemente giustificabile. Le strette di mano maleducate sono all’ordine del giorno alla fine di partite di calcio ad alta carica. Non esiste alcun obbligo per una persona di guardarsi negli occhi mentre ci si stringe la mano. Tuchel ha detto a Conte di guardarlo negli occhi mentre gli stringeva la mano e non permetteva a Conte di allontanarsi è stato un atto altamente provocatorio. Conte è stato trascinato a malincuore, letteralmente, nel confronto con Tuchel. Conte ha reagito in modo aggressivo a quelle azioni ma la commissione non la considera un’enorme reazione esagerata date le circostanze. […] Sebbene alcuni aspetti del comportamento di Conte potessero essere considerati scorretti, anzi, lo ha ammesso, la commissione ha ritenuto Tuchel largamente colpevole dell’incidente e unanimemente ha ritenuto che ciò dovesse riflettersi in modo chiaro e definitivo nel livello di sanzione loro inflitta”.
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