il 02/04/2022 alle 12:55

Condò: “Ok il nuovo impianto, ma non radete al suono San Siro!”

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In un articolo sulla rivista Undici, Paolo Condò racconta le sue esperienze a San Siro e si esprime sul nuovo impianto.

“Non è a quelli come me, che ci hanno passato così tanta vita, che si può chiedere dell’opportunità di costruire un impianto nuovo. Costruitelo pure, ma senza radere al suolo il nostro amato vecchio stadio, ché lo fareste per un solo motivo: impedire alla gente di dire un giorno ‘ma non era meglio San Siro?‘ col tono del bimbo che esclama ‘il re è nudo‘. La Cattedrale, il nuovo progetto, è un concentrato di maestosità e bellezza che può convivere col Tempio.”

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“Presto compirà cent’anni e nel mix comodità-capienza rimane incontestabilmente il migliore d’Italia: nel senso che lo Juventus Stadium è bellissimo e funzionale, ma di spettatori ne tiene la metà, e passata la pandemia questo tornerà a essere un parametro da considerare. Senza contare che Inter e Milan, oggi rifiorite nell’alta classifica, hanno riempito San Siro pure negli anni in cui stentavano ad arrivare fra le prime quattro. Era come se la gente, non potendo tifare per una causa di classifica sufficientemente alta, andasse allo stadio con l’animo del guardiano, del testimone la cui presenza impediva ai giocatori di scendere oltre la linea della miseria tecnica. San Siro è abitato dal suo genius loci: che indossi un mantello regale o un cappotto pieno di toppe, il suo animo sarà sempre nobile.”

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