Nel classico editoriale del lunedì sul Corriere della Sera, Paolo Condò analizza la vittoria del Milan di ieri.

“Ci voleva un punto esclamativo su questa grande stagione del Milan, e il portentoso coast-to-coast di Theo Hernandez ha messo le cose a posto anche dal punto di vista estetico. Il gol del 2-0 è stato un’esibizione di classe e forza di volontà capace di esorcizzare il caldo africano che ieri soffocava Milano e i sintomi di braccino che la volata di Leao non aveva del tutto cancellato: l’anno scorso il Milan ebbe alla trentasettesima l’occasione di qualificarsi alla Champions battendo in casa il rilassato Cagliari, ma si lasciò strangolare dall’ansia e il passaporto rimase appeso all’ultima partita.”
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“Pur accusando qualche languore, leggibile nei tanti palloni che parevano contenere un coniglio tanto saltellavano, quest’anno il Milan non ha fallito la prova. E sì che l’Atalanta una certa ambizione l’aveva, assieme agli uomini per realizzarla. L’impressione è che il piccolo margine di cui Pioli gode, la possibilità di un pareggio, ieri sia stato fondamentale. Il Milan ha potuto gestire con calma, e senza scoprirsi oltre il lecito, l’attesa dell’occasione giusta, che non a caso è arrivata in contropiede. Particolare importante: sia Leao che Theo, nelle dinamiche dei due gol, sono stati inseguiti da Koopmeiners, che essendo ammonito ha preferito in entrambi i casi evitare il tackle, lasciando sgommare gli avversari. Quando si parla di dettagli, ci si riferisce a situazioni del genere.”
“Il Milan ha umanamente sperato di averla chiusa, ma l’Inter possiede troppo carattere per alzare bandiera bianca prima del tempo, e fin dalle prime battute del match di Cagliari ha fatto valere la sua superiorità. Ormai stabilmente riemerso dalla sua eclissi invernale, Lautaro ha segnato due gol aggiungendo una magnifica giravolta con conclusione sul palo. Cose belle che per ora aumentano i rimpianti dell’Inter, ma non si sa mai: la sconfitta del Cagliari vale la salvezza della Samp, cliente finale a casa nerazzurra. Anche l’ultimo rivale del Milan, il Sassuolo, non ha traguardi particolari da inseguire: ma i suoi molti talenti in vetrina andranno maneggiati con cura. Detto questo, il fatto di aver conservato fino all’ultima gara il bonus del pareggio è molto importante.”
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