il 05/06/2020 alle 18:23

Come sarà il Milan che verrà: S.Siro, sponsor e campo con le parole di Casper Stylsvig a Sportcal

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IL NUOVO S.SIRO – 60.000 posti, un costo di 1,2 miliardi di euro totali per l’intero distretto sportivo e di intrattenimento (di cui 300 milioni per lo stadio vero e proprio): un grande progetto che prosegue e che nemmeno le difficoltà economico-sanitarie degli ultimi mesi hanno frenato.
La prospettiva del Milan (e dell’Inter) è quella di chiudere ogni discorso burocratico entro e non oltre il 2020 (ma si spera entro la fine dell’estate) così da mettere in moto l’intera macchina operativa per il 2021, completare la costruzione dello stadio entro il 2024 e l’intero distretto sportivo entro il 2026, anno delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Tra pochi mesi quindi si conoscerà anche chi avrà vinto tra i due progetti rimasti in gara, “La Cattedrale” di Popolous e “Gli Anelli di Milano di Manica-Sportium.
Qual è dunque l’ultimo ostacolo?
Le celeberrime cubature of course, ma la differenza tra la proposta del Comune e la richiesta delle due società è molto bassa e come per il calciomercato quando entrambe le parti vogliono chiudere la trattativa si arriverà ad un accordo a metà strada che accontenti entrambi.
Ma quanto è importante lo stadio?
Due testimonianze in merito: da una parte Lorenzo Pellegrino, AD di Skrill, nuovo partner rossonero, intervistato da noi un paio di settimane fa si esprimeva così: “tra quattro anni, alla fine dell’attuale contratto, io vorrei rinnovare la partnership anche in vista del fatto che ci sarà un nuovo stadio e di conseguenza la visibilità che otterrò sarà maggiore”.  E qui avverrà un primo cambiamento che farà piacere agli attuali sponsor e sarà attrattivo per quelli futuri, con le nuove aree hospitality dedicate ai partner che ora non sono all’altezza degli standard europei.
L’altra testimonianza arriva dallo stesso Casper Stylsvig, dal marzo 2019 Chief Revenue Officer del Milan intervistato da Sportcal: “avere un nuovo stadio è assolutamente fondamentale sia dal punto di vista economico sia da quello della sicurezza, creerà attrattiva e sarà una spinta per l’economia locale creando anche posti di lavoro. Non ci saranno contraccolpi legati alla pandemia in corso, anzi semmai è diventato ancor più importante ora per l’economia locale questa iniezione finanziaria rappresentata dalla costruzione del nuovo stadio
Il nuovo S.Siro non sarà solo calcio, non sarà solo la casa di Milan e Inter ma verrà circondato da negozi, bar e ristoranti, centri di cultura e tempo libero all’aperto e al chiuso, una pista per correre e una per le biciclette, una palestra all’aperto, uno skateboard park, campi da calcetto e un museo dello sport, la maggior parte di questi gratuiti.
Continua Stylvig a Sportcal:“Quando iniziamo a confrontare i numeri dello stadio con quelli degli altri club, ci rendiamo conto di quanto siamo indietro, è un’area di crescita enorme. Il nuovo S.Siro ci consentirà anche di implementare nuove  tecnologie  che renderanno l’intera esperienza dei fan molto più ampia e molto più interattiva”
Aria di novità quindi, come quella ad esempio di creare legami tra i partner; da questa stagione il Milan collabora con l’agenzia inglese di marketing digitale WePlay, collaborazione che ha portato ad un aumento del 7,5% delle vendite dei biglietti ma non solo, la stessa Skrill consentirà procedure di pagamento legate al ticketing e all’ e-commerce più rapide ed efficienti per quanto riguardo merchandising e biglietti.
AUMENTO DEI RICAVI E RICERCA DI NUOVI SPONSOR – Vi abbiamo già parlato della nuova squadra commerciale allestita da Gazidis tramite lo stesso Casper Stylsvig, squadra che ha come responsabile Maikel Oettle, in precedenza all’agenzia IMG.
Un  gruppo nato per avere un approccio diretto e personale con i nuovi partner: “siamo un club globale e abbiamo bisogno di marchi globali per proseguire nel nostro percorso. I grandi marchi stanno spendendo più soldi che in passato in risorse digitali, quindi gran parte della loro spesa si concentra nel marketing digitale  e se vogliamo attirare alcuni di questi grandi marchi  mondiali, dobbiamo seguire anche noi questa tendenza, investendo e potenziando i nostri social network”, ha detto ancora Stylsvig a Sportcal.
Cosa fare quindi in un momento storico come questo, con un Milan che non attraversa certo una fase di splendore calcistico? Risponde sempre Casper Stylsvig: “Aumentare i ricavi è cruciale perché è uno degli aspetti che possiamo controllare direttamente, un’area che possiamo far crescere in particolare è quella delle partnership. Non possiamo controllare ciò che sta accadendo in campo, ma possiamo controllare ciò che esiste extracampo. Quando osserviamo le varie classifiche commerciali notiamo che non siamo mai nella posizione in cui dovremmo essere per storia, potenzialità e dimensione del club, c’è sicuramente spazio per la crescita indipendentemente dalla parte sportiva. Essere stabilmente in Champions League aiuterà ed è una priorità assoluta per il club, oltretutto consentirà di rafforzare i nostri obiettivi economici. Il successo commerciale non dipende in gran parte delle prestazioni e dai risultati, questa infatti è di solito la prima scusa che si trova, ci sono intere aree che non abbiamo ancora esplorato e sfruttato. Una volta che poi avremo fruito al massimo di queste potenzialità, che già abbiamo, arrivando al limite ultimo, allora sì che per crescere dipenderemo anche dai risultati”.
Sarà un progetto a lungo termine, ci vorranno diversi anni per farlo bene ma si avrà un grande alleato, quello stadio in arrivo che rende tutto più possibile. “Commercialmente, saremo incredibilmente occupati nei prossimi 5-10 anni”, prosegue ancora Stylsvig. “Sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo su quali aree dobbiamo concentrarci e abbiamo in atto un progetto chiaro. Non stiamo cercando di sistemare tutto in una volta, dovremo procedere lentamente e assicurarci di avere solide basi per poi passare al prossimo step. Digitale, sponsorizzazioni, retail ed e-commerce: una volta fatto questo, dovremo andare avanti e avere un chiaro elenco delle altre priorità.
Il Milan stesso è e sarà il grande asset che renderà più attrattivo per i grandi marchi far parte di questo viaggio e ciò contribuirà anche a trasformare il club portando maggiori fondi da investire sul lato sportivo. Credo non ci sia progetto più attraente e interessante nel mondo del calcio al momento e questo è uno dei motivi per cui mi sono legato a questo club”.
E SUL CAMPO? – L’idea del Milan è quella di creare una rosa più europea o se si vuole più inglese, passatemi il termine. Più rapidità dei singoli, più velocità di gioco, più intensità rispetto alla media italiana. A capo di questa struttura si vuol avere una singola persona, che si occupi di prima squadra ma non solo e qui i dubbi che questo persona sia Rangnick sono praticamente vicini allo zero. Di contro si era provato inizialmente a trattenere anche Paolo Maldini in società offrendogli la possibilità di avere un altro incarico, possibilità che è naufragata al rifiuto dello stesso Maldini.
Photo Credits: Facebook Casa Milan
Simone Cristao

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