Questa è la storia di Henrique Dourado, almeno quella più recente, un attaccante brasiliano che ha vestito le maglie di Flamengo, Fluminense e Palmeiras, agendo da punta anche per un certo Lucas Paquetà.

Qualche giorno fa il bomber trentaduenne è stato preda del nervosismo durante una partita di campionato: irritato, ha colpito l’arbitro a tutta velocità con una spallata, mandandolo per terra. Come potrete immaginare, arbitro lievemente infastidito, ma lievemente gli rifila una meritatissima espulsione.
Bruttissimo episodio? Certamente, siamo tutti d’accordo su questo. Vai avanti.
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Se non fosse che, questa mattina, era prevista l’ammenda per l’atto violento nei confronti del brasiliano Dourado: 29mila euro. Nella norma, se Tuchel deve 42mila euro alla Premier League non sembra neppure tanto. Va bene, vado avanti.
La federazione cinese questa mattina rende nota la durata della squalifica. E sì, quanto? Un anno. No, dico proprio un anno intero da 365 giorni. Un pochino di tempo dunque.
In più, va aggiunta anche un commento da parte della federazione per motivare la squalifica.
“Ci auguriamo che tutti contribuiscano a preservare un ambiente ordinato nella competizione e l’ambiente necessario per lo sviluppo del calcio.”
Un atto che mostra tutte le differenze, anche nei provvedimenti sportivi, tra le culture occidentali e quelle orientali. Chiaramente non è detto che nel giusto ci siano gli europei ma, anzi, la punizione esemplare cinese potrebbe essere anche più corretta dentro un mondo con valori umanitari più radicati.
Vi lascio il video dell’ “aggressione all’arbitro” poco sotto.
Guarda la spinta di Henrique Dourado all’arbitro QUI!
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