L’inchiesta Prisma che riguarda il caso Juventus si arricchisce di un nuovo atto. La Procura di Torino ha trasmesso gli atti ad altre 6 procure della Repubblica italiane di competenza territoriale su altrettante città italiane. L’azione è rivolta a indagare sui rapporti tra la Juventus e altre società coinvolte in operazione di mercato di compravendita finite sotto la lente di ingrandimento dei pm del capoluogo piemontese.
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Nel caso Juventus è avvenuto un passaggio prospettato fin dalle prime indagini dell’inchiesta denominata Prisma. La Procura di Torino che ha aperto tale procedimento ha inviato gli atti della suddetta inchiesta ad altre 6 procure con competenza territoriale su altre 6 città. La decisione è stata presa per far luce sui rapporti tra il club bianconero e altri club protagonisti di trattative e operazioni di calciomercato finite sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti per ulteriori approfondimenti.
Le procure delle 6 città italiane a cui la Procura di Torino ha girato le numerose carte raccolte fin ora, secondo quanto ricostruito, sono: Genova, Bergamo, Udine, Modena, Bologna e Cagliari. Nelle ultime settimane i magistrati e la Guardia di Finanza hanno ascoltato alcune persone informate sui fatti come Rolando Mandragora e Paulo Dybala. I prossimi appuntamenti della giustizia ordinaria del caso Juventus sono fissati per il 27 marzo. In quel giorno si aprirà l’udienza preliminare per la discussione delle richieste di rinvio a giudizio dei 12 indagati. Inoltre, la Juventus ha chiesto la valutazione dello spostamento del processo da Torino a Milano. La città in cui la società è quotata in borsa.
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