Come sempre dal lunedì al giovedì, Carlo Pellegatti è stato protagonista della rubrica Filo Rossonero sul canale Youtube di Radio Rossonera: tanti i temi toccati in una viglia di Inter-Milan caldissima, dalla difficile rimonta alle condizioni di Leao, passando per le frasi di Inzaghi che hanno fatto discutere nel pomeriggio di oggi.

Gli aggettivi di Carlo Pellegatti per Inter-Milan, derby di ritorno che vale la finale di Champions League
“Decisivo, emozionante, complicato, difficile, per molti scontato… Ora è il Milan che deve ribaltare un pronostico. A memoria non ricordo un pronostico così negativo a sfavore, neanche alla vigilia di Milan-Barcellona senza Costacurta e Baresi. Ma un Milan così sfavorito per opinionisti e critici non lo ricordo… Più che il risultato sono le prestazioni, se il Milan sarà quello che conosco io può fare quello che vuole. Le prestazioni del Milan sono altalenanti, a fronte di Napoli e Lazio abbiamo Empoli, Salernitana e Spezia: è quello che preoccupa. Adesso apri questo uovo di pasqua fuori stagione e non sai cosa c’è dentro…”.
“In Champions League bisogna essere anche fortunati e il fatto che l’Inter arrivi fisicamente meglio del Milan può essere considerata una delle fortune della stagione. Bisogna arrivare con la massima forma da metà aprile a metà maggio, è questo il fatto. Arrivare senza infortuni, coi giocatori al massimo e una posizione di classifica confortante. Sono tutti elementi che fanno parte delle variabili che ti permettono poi a fine stagione di provare a vincere la Champions League. Arriviamo in un momento non felice alla partita più importante degli ultimi anni, ci auguriamo che individualmente tutti giochino meglio sul piano tecnico e sul piano della manovra”.
Carlo Pellegatti su Rafael Leao e Ismael Bennacer
“Rafael Leao ci sarà, non ci sono problemi e lo ha detto anche Pioli in conferenza stampa. Ho visto bene Krunic, ma ho visto Messias ancora a parte. Per dovere di cronaca ricordiamo che domattina si opererà Ismael Bennacer, un infortunio grave. Quando c’è di mezzo la cartilagine è un infortunio grave e complicato. Dicono che sia addirittura peggio del legamento… E’ stato uno scontro piccolo, né violento né cattivo: il centrocampista del Milan è stato molto sfortunato…”.
“Segnare subito? Chiaro, se ne segni 3 meglio ancora. Da quello che ho percepito qui a Milanello, il Milan vuole vincere la partita. Vincere vuol dire che se segni al 12esimo del 1° tempo giochi per vincere la partita, ma il problema di adesso è che il Milan tira troppo poco importa. Anche con Rafael Leao in campo. Però con qualche strappo, qualche fantasia può mettere pressione psicologica agli avversari”.
Sulle parole di Inzaghi in conferenza stampa pre-partita, tra l’arbitro Turpin e i giocatori francese del Milan
“Io non mi permetto mai di andare in casa di altri, ma non mi è sembrato molto elegante il riferimento di oggi di Simone Inzaghi sull’arbitro francese (Turpin, ndr) e sui francesi in campo nel Milan. E’ stato lui a voler tirare fuori la cosa, il giornalista non gli aveva fatto una domanda strettamente collegata alla designazione UEFA. Diciamo così, teniamoci il nostro allenatore che non fa questi riferimenti, che sono riferimenti che oggi… Rosetti ha mandato un arbitro che ha disputato due Mondiali, che ha arbitrato la finale di Champions League, una finale di Europa League”.
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