Il commento di Fabio Caressa dopo la 5a giornata di Serie A: cosa si portano a casa Inter, Milan e Atalanta dalle proprie vittorie?
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo la 5a giornata di Serie A, Fabio Caressa ha parlato così di Milan, Inter, Atalanta e Juventus. Nonostante a livello di prestazione i rossoneri di Stefano Pioli non abbiano convinto a pieno, la vittoria contro il Verona ha regalato diversi punti in classifica visti e considerati i passi falsi di alcune delle rivali più accreditate come Roma (1-1 a Torino), Lazio (1-1 in casa contro il Monza), Napoli (0-0 a Bologna) e Juventus (4-2 a Sassuolo). Le due nerazzurre hanno invece vinto e convinto: la prima andando in fuga, la seconda con un’altra ottima prestazione dell’ex rossonero De Ketelaere. A Fabio Caressa il commento alla 5a giornata, con l’Inter in fuga inseguita dal Milan a -3 dopo il derby perso.

Charles De Ketelaere e l’Atalanta
“Prima dell’inizio del campionato ho avuto la fortuna di parlare con Gasperini. De Ketelaere non era ancora arrivato in quel momento, e se fosse arrivato lui lo avrebbe fatto giocare da punta. Credo che debba ancora crescere un po’ fisicamente perché è molto alto e molto magro. Ha dei colpi fantastici e infatti questo lo dicevano fino ad un certo punti l’anno scordo quelli che si allenavano con lui al Milan. Dicevano che aveva colpi fantastici e poi in partita si perdeva. Nell’ultima parte di stagione si era tutto rabbuiato e sbagliava anche le cose facili”.
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Caressa sul Milan di Leao e sull’Inter
“Leao ha fatto gol, si è ripreso e ha giocato bene dopo essere stato leziosissimo contro il Newcastle. Se guardate il replay del gol mentre calcia Leao sorride, già sta pregustando il gol. È così, bisogna tenerselo così… viva la faccia di uno che sorride alla vita!”.
“Quest’anno l’Inter secondo me vince le partite con lo sforzo necessario per vincerle, la squadra ha acquisto consapevolezza grazie alla finale di Champions ma anche per il modo in cui ha giocato quella finale. I giocatori ora sono consapevoli delle loro qualità, la squadra riesce a modellare la partita a sua immagine. La stagione sarà lunghissima, ma non vedo la fatica dello scorso anno con le squadre piccole. Ha tanti modi per sbloccare le gare, magari con un tiro da fuori, con le punte, con i calci piazzati. Vedo molta meno difficoltà dell’anno scorso”.
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Il disastro Juventus
“L’autogol di Gatti incredibile, è la testimonianza della partita disastrosa di Szczesny, questo autogol mi dà l’idea di come abbia giocato la Juve. Si è sciolta sul 2-2, è stata una squadra distratta e quasi non ci creda del tutto. Ho avuto questa impressione, non so se è un problema psicologico per cosa è successo l’anno scorso, mi ha lasciato sconcertato vedere atteggiamenti che i giocatori della Juventus di solito non hanno”.
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