Calhanoglu torna a parlare del Milan: “Quando una cosa deve succedere, succede”
Intervistato dal magazine The Digest dalla tournée giapponese, il centrocampista dell’Inter Hakan Calhanoglu è tornato a parlare del trasferimento dal Milan ai cugini nerazzurri. Tra mercato, campo e leadership, di seguito la sua intervista riportata da Internews24.com.

Mercato e condizione
Della sua condizione fisica, Calhanoglu parla così:
“Ci vorrà del tempo per rimettersi in forma. Sono arrivato in squadra circa 10 giorni fa perché c’era una partita con la nazionale turca, ma l’allenamento pre-campionato è davvero duro. Ma lo è sempre stato e ci sono abituato. Gli allenamenti procedono senza intoppi. A parte il caldo”.
Sull’approdo di Juan Cuadrado all’Inter dalla Juventus, accolto tra tante polemiche:
“Sono contento che sia qui. È un grande giocatore e non ho dubbi sulle sue capacità. Penso che sia qui perché sa che l’Inter è forte. Abbiamo tanti bravi giocatori in questa squadra, ma con la sua esperienza l’Inter dovrebbe essere ancora più forte. Comincerà a capire la squadra allenandosi, ma si integrerà perfettamente”.
Capitano, finale di Champions e… Milan
Poi, il turco si esprime sul probabile prossimo capitano Lautaro Martinez e commenta la possibilità di ricoprire lui stesso il ruolo:
“Penso di conoscere il ruolo del capitano. Ho la responsabilità di essere il capitano della nazionale turca. È un grande orgoglio per me. Se mister Simone Inzaghi lo staff o la società vorranno, sono pronto a fare il capitano. So come comportarmi. Ma non importa chi è il capitano. L’importante è che ci aiutiamo a vicenda come una squadra”.
Così Calhanoglu sull’addio al Milan:
“Quando una cosa deve succedere, succede. Quando mi hanno chiamato Piero Ausilio e Inzaghi ho capito che era una cosa importante per me. Per me è stato un onore essere chiamato in un club come l’Inter. Così ho subito deciso di trasferirmi. La storia è andata liscia”.
Sente un forte legame con i tifosi?
“Sì. Passare dal Milan all’Inter non è facile per chi tifa Inter. Quindi ho sempre dato il massimo in campo. Volevo che la gente mi vedesse in campo a giocare per la squadra. Ora penso di averlo messo nella mente dei tifosi”.
Infine, la finale di Champions League persa contro il Manchester City:
“Questo è il risultato. Prima della partita si diceva che il City fosse in netto vantaggio, ma abbiamo giocato al meglio delle nostre possibilità e penso che abbiamo mostrato quello che potevamo fare. Non abbiamo segnato, ma abbiamo avuto qualche occasione per segnare. Giocare la finale di Champions League è stata una grande esperienza. Sembrava che avremmo vinto presto. Cosa ci è mancato? La fortuna, non ne abbiamo avuta tanta”.
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