La forza del Milan di Stefano Pioli è sempre stata questa: mai porsi obiettivi a lungo termine. Sia lo scorso che quest’anno è partito con l’idea di fare più punti possibili. Come? Ragionando un passo alla volta. E lo dice la storia del campionato. Ricordo quel doppio confronto di Europa League con il Manchester United, con la difficile sfida casalinga contro il Napoli di mezzo. In quel periodo (chi l’avrebbe mai detto) avevamo l’infermeria piena, ma nonostante ciò si scelse in ognuna di queste gare di fare rotazioni pensando già alla successiva. Risultato: sconfitta e pessima partita contro gli uomini di Gattuso ed eliminazione dalla coppa europea. Naturalmente un episodio non fa la reg0la, ma abbiamo diversi esempi a supporto della tesi che pensare step by step porti a concentrarsi maggiormente e unicamente sull’impegno di turno. Senza avere obiettivi a lungo termine in questa stagione puoi permetterti di non andare in affanno se vedi l’Inter a +7, o se la Juventus continua a vincere e tutti continuano a dirti che ti supererà.

Ti toglie pressioni. La concentrazione di Mister e squadra a Roma con la Lazio non era sulla momentanea seconda posizione (con l’ulteriore incognita dell’asterisco), né sul derby perso in Coppa Italia. Capitolo chiuso e grande partita per 92′, dal 4′ al 96′. Da questo credo è necessario ripartire. In queste settimane da diversi fronti si sente sentenziare che l’Inter vincerà lo scudetto per il calendario più agevole. Ma sappiamo bene che ogni sfida nasconde le sue insidie, e soprattutto sappiamo che (tornando a parlare di Milan) affrontandone una per volta si può più facilmente conquistare i punti necessari. Qui a Radio Rossonera lo scorso giovedì Marco Bucciantini ha dichiarato che “la Serie A è cambiata e chi si ostina a guardare i calendari sembra non volerlo capire”. Non potrei essere più d’accordo. Non serve ricordare quanto sarà ostica la sfida di Verona domenica sera, e per tutta la settimana sentiremo parlare della ‘Fatal Verona’, nel weekend del (probabile) sorpasso dell’Inter e di quanto la rosa rossonera sia inferiore a tre, quattro o dieci altre del campionato. Io sono dell’idea che porti bene, ma questo non deve interessare alla squadra. La testa deve essere libera fino a domenica, e soprattutto da venerdì in poi, per potersi concentrare solo sull’Hellas.
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Due giorni fa a San Siro il popolo milanista è stato incredibile, ha rivissuto momenti ed emozioni che quasi non ricordava più. E per giorni ancora continuerà a pensarci, perché la vittoria con la Fiorentina è stata pesantissima, a prescindere. Ora però il mio invito è a mantenere la calma ed a lasciarsi trascinare solo dalle emozioni positive di quel giorno, senza pensare al risultato dell’Inter, alle prossime gare che affronteremo o alle situazioni di classifica di Empoli, Cagliari o Sampdoria. Ci sarà tempo per farlo solo quando e se non saremo più padroni del nostro… avete capito. Fino ad allora, sarà importante focalizzarsi solo su noi stessi. Prima di tutto per goderci il momento, che non vivevamo da tanti, troppi anni e che ci siamo meritati dopo le ultime stagioni difficili, per così dire. E poi perché veramente dipende solo dai nostri di risultati. Con una vittoria a Verona il traguardo sarebbe più vicino, e l’Inter potrebbe anche aver vinto 5-0 contro l’Empoli che al Milan non interesserebbe.
Nel caso in cui arrivasse il successo in questa stagione, sarebbe il secondo trionfo consecutivo dello step by step. Sì, perché anche l’anno scorso pensavamo di essere già in Champions League contro il già salvo Cagliari e poi sappiamo com’è andata a finire. La testa non era lì, ma da un’altra parte. Ecco perché per tutta la settimana successiva Pioli e calciatori non hanno pensato al match point sprecato o al momentaneo quinto posto. Sapevano che per tornare nell’Europa che conta sarebbe bastata una vittoria contro l’Atalanta, e che Juventus e Napoli non avrebbero potuto far nulla per impedirglielo, eventualmente. Mi auguro quindi che sia lo stesso spirito con cui il Milan sta affrontando questo inizio di settimana, tesissimo e difficilissimo per i tifosi. Solo così, pensando oggi a Verona, un domani all’Atalanta e poi eventualmente al Sassuolo, sempre secondo il modesto parere di chi scrive, si potrà festeggiare qualcosa di importante.
Per chiudere, va comunque sottolineato che solo per il piacere di averci fatto vivere una stagione così emozionante, l’intera squadra va tributata con un enorme applauso da parte nostra. Comunque andrà. Ma una volta in ballo, proviamo a ballare. No?
photocredits: acmilan.com
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