Il quotidiano ha provato a far luce su cosa sta succedendo dietro le quinte del calciomercato del Milan: dalle scelte di Giorgio Furlani al ruolo di Pioli e Moncada
A quasi un mese ormai dalla separazione tra il Milan e la coppia Maldini/Massara, il calciomercato rossonero è iniziato e per il quotidiano Repubblica è iniziato senza budget? Chi è al timone? Chi sta decidendo le sorti del calciomercato in entrata e in uscita del Milan? Qual è il budget estivo?

Milan, il budget per il calciomercato non esiste più?
Secondo quanto riportato questa mattina in edicola da Repubblica in un articolo di Enrico Currò (che abbiamo intervistato in ESCLUSIVA durante Radio Rossonera Talk, in onda dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 17), il tetto al budget sul calciomercato del Milan non c’è più. E’ così che la proprietà americana ha scelto di lasciarsi il passato (Ibrahimovic, Maldini, Tonali) alle spalle, optando per quella che è a tutti gli effetti una vera e propria rivoluzione. A imporre il tetto di 35 milioni di euro al budget 2023/2024 a Paolo Maldini e Frederic Massara era stato, continua il quotidiano, Giorgio Furlani, l’AD del Milan diventato ora “aspirante protagonista del calciomercato“. Il motivo della scelta non è da trovare soltanto nella cessione di Sandro Tonali al Newcastle per 80 milioni di euro (“dai quali va scalata la percentuale dovuta al Brescia e aggiunto il 10% sulla futura rivendita“). Per Repubblica, la scelta è stata dettata anche e soprattutto dalla volontà diretta dello stesso Giorgio Furlani, ex portfolio manager del fondo Elliott che “sta giocando la sua sfida personale col passato prossimo con una completa autonomia sulla campagna acquisti“. Quello che rimarrà intatto, scrive il quotidiano, è il tetto agli ingaggi, che dopo il rinnovo di Rafael Leao a 5 milioni di euro più bonus a stagione “non dovrebbe essere abbattuto“.
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Chi decide ora? I compiti di Furlani, Moncada e Pioli
E’ quindi Giorgio Furlani ad avere in mano la situazione al Milan per quanto riguarda le scelte di calciomercato. Ma quindi dall’addio di Paolo Maldini e Frederic Massara chi ha operato? A questo quesito, Repubblica ha provato a dare una risposta:
“Il finanziere Furlani ha l’ambizione di mostrarsi il più bravo anche nel calcio: lo supporta la consulenza del capo degli osservatori Moncada promosso braccio destro e dell’allenatore, mentre il metodo Moneyball del consulente Beane, guru del baseball, sembra fin qui marginale”.
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Per il quotidiano quindi il tanto chiacchierato algoritmo e l’ancora più chiacchierato “Moneyball” non stanno portando avanti da soli il calciomercato del Milan. A supportare Furlani ci sono Geoffrey Moncada e Stefano Pioli: senza Maldini e Massara, l’allenatore rossonero avrà tra le mani una grande responsabilità non solo a livello di scelte di mercato ma anche di gestione del gruppo, nella vita di tutti giorni a Milanello che vedeva i due ex dirigenti quasi sempre presenti. Repubblica scrive di un Pioli “all’inglese“, con responsabilità e compiti maggiori rispetto a quelli che ha avuto nelle ultime 3 stagioni e mezzo.
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