Chi è arrivato, chi potrebbe arrivare, chi dovrebbe arrivare e chi invece dovrebbe lasciare: il punto sul calciomercato del Milan di Gianluigi Longari (Sportitalia)
“Incassare per poi investire: il quadro della Serie A è chiaro ed attende le pennellate dei compratori dall’estero dotati di potenzialità economiche al momento inesplorate per i club di casa nostra”: si apre così l’editoriale a tema calciomercato Milan e Inter di Gianluigi Longari sul portale web dell’emittente Sportitalia. Dopo aver analizzato la situazione dei rossoneri tra arrivi, obiettivi ancora da rincorrere e cessioni che stentano ad arrivare, il giornalista si è concentrato sul momento di attesa in casa nerazzurra.

Il calciomercato del Milan tra valutazioni, obiettivi futuri e il capitolo cessioni
Le ultime sul calciomercato del Milan nell’editoriale di Longari:
“Chi ha svolto la parte principale del suo calciomercato senza avere questo genere di preoccupazioni, al contrario, è il Milan. Per effetto di una proprietà solida ed una gestione illuminata dal punto di vista economico, i rossoneri hanno avuto la possibilità di programmare i propri investimenti senza limitarsi all’autofinanziamento garantito dalla cessione di Sandro Tonali al Newcastle. Esaurito quel bonus i milanesi non hanno lesinato sforzi economici che hanno di fatto cambiato i connotati della squadra a disposizione di Stefano Pioli. L’innesto di Chukwueze non sarà ad ogni modo l’ultimo previsto dall’estate milanista, ed è più che lecito che per i passi successivi si attenda di trovare una sistemazione agli esuberi attualmente presenti in rosa. E così si procede con i contatti che hanno come protagonista Ante Rebic sul fronte Besiktas, mentre si registra un rallentamento relativo a Ballo Toure: il terzino francese non si è convinto a dare il via libera per il suo trasferimento al Fulham nonostante l’accordo reperito tra i due club. Una titubanza che determina la conseguente frenata rispetto alla ricerca di un esterno basso che possa fungere da vice Theo Hernandez, magari con la prospettiva di essere utile ed utilizzabile anche sull’altro versante di gioco. Del resto, come dimostra inequivocabilmente la conformazione offensiva della squadra costruita, la duttilità e l’intercambiabilità degli interpreti rappresenteranno uno dei capisaldi del Milan versione 2023-24. Per la linea mediana, ad ogni modo, verrà perseguito l’obiettivo Musah a prescindere dalle uscite: il diretto interessato sta facendo il possibile per agevolare quanto prima il suo trasferimento in rossonero regalando l’ennesimo lieto fine alle storie di mercato che stanno caratterizzando l’estate del Milan”.
Gianluigi Longari sul calciomercato dell’Inter
Spazio nel finale dell’editoriale di Gianluigi Longari anche per l’Inter, club fermo sul calciomercato in entrata dopo gli arrivi di Frattesi e Thuram.
“Situazione opposta a quella in cui si ritrovano a lavorare all’Inter Marotta ed Ausilio, costretti a far corrispondere entrate ed uscite e con l’assillo di dover tagliare i costi relativi agli emolumenti per poter avere maggiore possibilità di spesa in relazione ai prossimi obiettivi di mercato. Si spiegano così i ritardi nella definizione dell’affare Sommer con il Bayern Monaco: la strategia è quella di tagliare il più possibile una spesa per il cartellino che vista l’età del diretto interessato sarà impossibile da recuperare in futuro, per dirottare un tesoretto il più corposo possibile sulla ricerca dell’attaccante: lo svizzero potrebbe arrivare già entro la fine della settimana. Il prescelto per il ruolo di attaccante è Folarin Balogun dell’Arsenal, che peraltro sta seguendo il trend estivo di non partecipare alle amichevoli del suo club per fare la sua parte in vista di un presumibile cambio di maglia. Le alternative “italiane” porterebbero a uno tra Scamacca e Beto. In chiave friulana, peraltro, i dialoghi procederanno anche in relazione a Samardzic: pallino di Ausilio e prescelto per aggiungere qualità e palleggio alla manovra in tutti gli interpreti che la dirigenza vorrebbe mettere a disposizione di Simone Inzaghi. In attesa che la competenza dirigenziale e tecnica possa essere supportata da una proprietà solida e munifica come nei tempi passati, in casa Inter non resta che fare di necessità virtù: magari affidandosi alla voglia di nerazzurro di obiettivi di mercato designati come Trubin, il quale non sta prendendo in considerazione proposte alternative all’Inter che pure gli starebbero piovendo addosso”.
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