Il presidente del Torino Urbano Cairo, per presentare il Festival dello Sport, che si terrà a Trento dal 22 al 25 settembre, ha fatto una riflessione sul calcio in Italia.

Queste le sue dichiarazioni: “Il calcio italiano va ripensato: siamo arrivati ad un livello esagerato. I conti non andavano bene prima del covid, oggi ancor di più. Ripensiamo a quando il calcio italiano valeva 900 milioni di euro di diritti televisivi. Eravamo secondi solo dietro l’Inghilterra e tutti gli altri, dalla Spagna alla Germania, erano dietro”.
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Poi, continua: “Non siamo riusciti a capire cosa andava fatto per diffondere il calcio italiano nel mondo. È quel che, invece, ha fatto la Spagna. Rispetto al calcio inglese e a quello spagnolo, l’Italia ha un livello di fatturato inferiore, che non permette di fare investimenti. Non è facile oggi trovare mecenati che spendono 100 milioni di euro ogni anno per coprire le perdite: è una cosa illogica. Mancandoci le risorse, bisogna invertire la rotta e puntare sui giovani, costruendo delle ‘academy’ per la formazione dei calciatori”.
Infine, conclude: “Bisogna riflettere molto sul futuro del calcio. Il Festival (dello Sport, ndr) ne sarà l’occasione: potrebbe diventare una sorta di mini-stati generali del calcio. Perché, così com’è, oggi il calcio non è più sostenibile“.