Cagliari-Milan 0-2: le pagelle! Nonostante tutto, nonostante tutti.

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CAGLIARI-MILAN – Dopo l’infinita partita di Coppa Italia, il Milan torna in campionato contro un Cagliari in serie negativa. Gli assenti questa volta sono sette, con le pesanti positività al Covid di Theo e Calhanoglu a movimentare la vigilia.

Nonostante la formazione rimaneggiata, il Milan passa in vantaggio al 7′, con Ibra che trasforma il rigore procuratosi da solo poco prima. Il Milan è una squadra metodica e abitudinaria, motivo per cui, a metà della prima frazione, colpisce il palo interno con Calabria. Tra campionato e Coppa Italia sono 16 pali in 19 partite. Visto il mercato aperto, una buona dose di ferri di cavallo non guasterebbero. Il primo tempo si chiude con i rossoneri in vantaggio, nonostante il forcing del Cagliari.

Nel secondo tempo, buona gestione del Milan, che non rischia quasi mai e va vicino allo 0-3, con Cragno che salva su Ibra. Saelemaekers entra e in dieci minuti si fa cacciare, regalando al Cagliari un finale in forcing, ma senza effetto. Tra infortuni, pali e squalifiche, la sfortuna del Milan assume prospettive fantozziane, ma i rossoneri ne sono ancora una volta superiori.

Pagelle

Donnarumma 6,5: Salva su Simeone con un’uscita perfetta. Sicuro come nemmeno portieri trentenni sanno essere. E il fenomeno, in porta, lo vedi anche da questo.

Calabria 7: Prende un palo. Di nuovo. Si provi a Lourdes, o il Divino Otelma, perchè le leggi della probabilità iniziano a vacillare. Per il resto, altra partita di altissimo livello, con anche una grandissima palla per Ibra sullo 0-2.

Kjaer 6,5: Partita, come al solito, senza mezzo errore. Tiene bene anche quando il Cagliari aumenta il pressing. Esce a fine primo tempo, creando panico a Milano. Dalle parole di Pioli a fine partita sembra esser stata solo una sostituzione precauzionale.

Romagnoli 6: Salterà l’Atalanta per un giallo molto discutibile ma gioca una buona gara.

Dalot 6: Rispetto a Theo, è tutt’altra musica, ma fa il compitino molto bene. Nessuna sbavatura, molta sostanza. Bene così.

Tonali 6,5: Partita attenta, precisa, senza errori. Acquisisce minuti ed esperienza. Avanti Sandrino

Kessie 7: Domina in ogni fase di gioco, non Kessia una novità. Regala tranquillità e vista l’emergenza, ce n’è bisogno.

Castillejo 5,5: Si sacrifica molto in fase di non possesso e questa è una qualità necessaria, ma non sufficiente. Sa essere decisivo, deve tornare quantomeno a provarci.

Brahim Diaz 6,5: Con il Torino, in campionato era stato decisivo. Con il Torino, in Coppa Italia, aveva giocato più di 100′, pensando che titolare a Cagliari sarebbe stato Calhanoglu. Il Covid cambia i piani, ma non la sua incisività. Fondamentale la palla con cui Ibra si procura il rigore per lo 0-1.

Hauge 5,5: Come Castillejo, tanto sacrificio, ma davvero poco apporto in fase offensiva. Può e deve dare di più.

Ibrahimovic 7.5: Torna titolare in campionato e impiega sette minuti per tornare a segnare. Sul dischetto tutti si aspettano Kessie, ma si presenta lui. La personalità si sa, non gli manca e per togliere ogni dubbio sulla sua condizione, ne fa un secondo e sfiora la tripletta negata solo da un miracolo di Cragno. L’ha vinta lui.

Kalulu 6,5: Impressionante la sicurezza di un ragazzo che fino a due mesi fa giocava in Primavera. Chiamato a sostituire Kjaer, non lo fa rimpiangere e non è facile.

Saelemaekers 3: Entra e si fa ammonire. Una volta. Due volte. In dieci minuti. Malissimo. Finora è stato un uomo chiave per Pioli, in questo momento di emergenza massima, non possiamo permetterci sciocchezze simile. Dai, Alexis. You owe us one.

Meitè 6: Buttato nella mischia dopo solo un allenamento, non fa errori. E per questa sera, va benissimo così.

Conti 6: Entra nel momento più duro e dà una mano. Oh, Andrea, cosa sarebbe potuto essere e non è stato. La sfortuna, che del Milan è ormai innamorata, di lui ha fatto vessillo. Non mancò il valore, ma la fortuna. In bocca al lupo, Andrea, te lo meriti. Sii forte, sii paziente, un giorno questo dolore ti sarà utile.

All. Pioli 7: Non si sa a chi abbia fatto un torto, ma dev’essere qualcuno di potente. Il Milan va, non si piange addosso, anche se potrebbe farlo, e tanto merito è il suo. Uomini forti, destini forti.

Federico Rosa

photocredits acmilan.com

Rassegna Stampa

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