il 27/09/2023 alle 22:14

Cagliari-Milan, Pioli: “Posizione finale passa da queste partite! Ecco dove vorrei vedere Reijnders”

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Il Milan esce dall’Unipol Domus coi tre punti in tasca dopo aver battuto il Cagliari per 3-1: ecco le dichiarazioni di Stefano Pioli sul match

Dopo la vittoria del Milan per 3-1 in casa del Cagliari, l’allenatore dei rossoneri Stefano Pioli ha commentato il match di fronte ai giornalisti. Queste le sue parole al termine di Cagliari-Milan:

Cagliari Milan

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Pioli a Sky dopo Cagliari-Milan

“Avevamo iniziato bene la partita, potevamo passare noi in vantaggio ma non siamo stati concreti. Poi abbiamo subito gol su una disattenzione. Poi bravi a ribaltarla con i nostri principi e a vincere una partita non certo facile”.

Rosa più lunga?

“Sono partito con questo obiettivo e il club è stato bravo ad accontentarmi. Non ho tantissimi giocatori e lo preferisco, ma ne ho pochi e pronti per giocare. Magari puoi anche pagare qualcosa nell’immediato, ma a lungo termine avremo benefici con giocatori più motivati e meno infortuni. Non è che farò i cambi solo per le tante partite, ma anche per tenere alto il livello della squadra”.

Come valuti Loftus-Cheek?

“Ruben è un giocatore forte, molto completo, che ci dà tutto: palla, inserimento, fisico, palle inattive. È molto importante, ma va gestito visto che non ha giocato molto negli ultimi anni”.

Come valuti Adli?

“Ha fatto bene. Sono molto contento per lui. Ha interpretato questo ruolo dal 10 luglio con molta disponibilità e voglia di migliorarsi: rivede sempre le prove dei compagni in quel ruolo. Ha fatto tante cose buone, altre le può fare meglio, ma è una prestazione che mi dà la possibilità di considerare Adli in quel ruolo”.

Il Milan ha grande potenziale…

“Abbiamo giocato una partita non facile tatticamente. Noi per essere pericolosi dovevamo essere equilibrati, ma qualche crepa si è vista. Abbiamo controllato la partita. Okafor ha fatto una buonissima partita: può fare la punta o l’esterno al posto di Leao. Ho tanti giocatori duttili, forse solo Chukwueze può giocare solo a destra. Sta recuperando una buona condizione anche Jovic, che col Verona mi aveva dato buone sensazioni”.

Come sistemare la difesa?

“Il primo tempo non abbiamo rischiato niente, tranne sulla rimessa laterale del gol su cui dovevamo essere più attenti. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo e subito qualcosina, ma non è così semplice comandare per 95 minuti. Poi è chiaro che dovevamo far meglio”.

Com’è Reijnders?

“È un grandissimo giocatore, lo vorrei vedere un po’ più tra le linee a inserirsi. Ha una intelligenza e una pulizia tecnica… Oggi le ha provate. Anche Musah può giocare da mediano e questo mi fa stare tranquillo nella sostituzione di Krunic”.

Quanto sarà bello il nuovo stadio per i tifosi?

“Credo che il futuro da un grande club passi sì dalla passione per San Siro, ma passa dall’innovazione e da uno stadio di proprietà. Noi calcio italiano siamo indietro. Lo stadio nuovo renderà il club ancora più glorioso e competitivo”.

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Le parole di Pioli a DAZN

Mister Stefano Pioli ha parlato a DAZN nel post partita di Cagliari-Milan. Queste le sue dichiarazioni:

Loftus-Cheek ha detto che queste sono le partite da vincere per competere per lo scudetto: “Ha ragione, sappiamo che alla lunga il conteggio finale passerà da queste partite che tra virgolette, solo sulla carta, possono sembrare semplici. L’avevamo approcciata bene creando situazioni pericolose, poi però abbiamo preso un gol su una situazione che dobbiamo cercare di eliminare. Poi siamo stati molto bravi dal punto di vista caratteriale e della lucidità tattica, mantenendo il nostro modo di giocare. Abbiamo vinto una partita non semplice, con merito”.

Lo schema sul secondo gol: “Il merito è del mio staff e dei giocatori in campo. Avevamo studiato l’avversario e avevamo visto che fuori area avevamo una superiorità numerica. Poi che fosse il primo libero o il secondo dipendeva dall’atteggiamento dei giocatori del Cagliari fuori area. Merito dello staff che l’ha preparata, e di Adli e di Reijnders che l’hanno interpretata con qualità. È importante perché non siamo una squadra purtroppo che colpisce tanto sulle palle inattive, anche se siamo più pericolosi. Riuscirci può darci ancora più fiducia in queste situazioni che possono diventare importanti per il risultato finale”.

Cosa ti è piaciuto di più di questo attacco inedito? “È vero che ne ho cambiati 4-5, ma hanno giocato giocatori che per noi sono titolari. Chiaro poi se non gioca Giroud, non gioca Leao allora non giocano i titolarissimi. Ma questi sono giocatori che sanno giocare a calcio. Okafor non è Olivier per caratteristiche, ha lavorato tantissimo ed è arrivato alla conclusione con continuità. Spero che Jovic, che mi ha dato buone sensazioni, si metta a posto a livello di preparazione e condizione perché chiaramente non è ancora in condizione di giocare.

Pulisic e Chukwu sono titolari, e anche Romero è un giocatore molto interessante che viene penalizzato dalle mie scelte. Ma sugli esterni è l’unico reparto dove ho veramente tante scelte. Non ero curioso, ho messo in campo una squadra equilibrata e forte che ha fatto un’ottima partita, con delle sbavature che vanno eliminate. Abbiamo vinto una partita che si era complicata, merito ai miei giocatori per averci creduto”.

Su Adli: “È una storia di un ragazzo che sta molto bene con noi, un ragazzo che è molto stimato dai suoi compagni per gli atteggiamenti che ha. Non ha mai cambiato di una virgola il suo atteggiamento e la sua disponibilità anche se non viene quasi mai schierato da me nella passata stagione. Ha accettato quest’anno di mettersi in discussione in un ruolo che non aveva mai fatto. È un giocatore in evoluzione.

Ha fatto una buona partita sicuramente. Era un po’ emozionato e teso. Ha giocato con personalità, una personalità che ha sempre avuto, ha tenuto bene la palla, ha preso delle buone posizioni in fase difensiva. Chiaramente una prestazione che gli darà fiducia e convinzione: ci sono poi tante cose che si possono fare meglio ma questo lo sappiamo”.

Otto dei dieci nuovi acquisti oggi in campo: cosa racconta questo dato? “Innanzitutto racconta che non si può più parlare di giocatori vecchi o nuovi. C’è un Milan con un’idea di gioco e di stare in campo, i giocatori che sono arrivati sono giocatori di livello: è una cosa importante. Sono giovani ma non giovanissimi, hanno un bagaglio al quale si può già attingere per avere un certo tipo di prestazione. Sono molto contento del lavoro che ha fatto il club e della compattezza che il gruppo sta dimostrando giorno per giorno per continuare a migliorare”.

La sua duecentesima vittoria in Serie A: “Vuol dire allora che alleno da tanto. Guarda quante rughe e quante pieghe che ho. Non lo sapevo, ma spero di lavorare ancora tanto. Mi piace quello che faccio e sto bene con i miei giocatori. Spero di portare avanti il più a lungo possibile il lavoro che stiamo facendo insieme”.

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