Cagliari-Milan vuol dire Ricky Albertosi: intervistato dalla Gazzetta, l’ex super portiere ha parlato di Maignan, dei rossoneri e di Stefano Pioli
Agli storici tifosi di Milan e Cagliari, quando ci si avvicina a questa sfida in Serie A l’unico, grande nome che ravviva i ricordi è quello di Enrico Albertosi, storico portiere dello Scudetto del Cagliari e del tricolore della stella per il Milan. In una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, il doppio ex di Cagliari-Milan ha parlato, ovviamente, dei portieri delle due squadre, concentrandosi poi nel finale sulla situazione in casa rossonera tra il derby e le critiche a Stefano Pioli.

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«È un ottimo portiere, un giocatore davvero affidabile. Negli ultimi anni ha fatto soprattutto la riserva, ma quando chiamato in causa ha dimostrato di poter fare senza problemi anche il titolare. Al Milan il discorso cambia perché davanti c’è un top come Maignan e non è semplice subentrare quando manca uno così, lo abbiamo visto. Avere un secondo esperto e abituato a giocare in Serie A è però un passo avanti rispetto alla passata stagione. Maignan è bravissimo e spesso decisivo, ma non è il migliore al mondo. Credo che in questo momento sia uno dei più forti nel ruolo insieme ad altri quattro o cinque, tra cui i vari Alisson e Courtois. Tutti allo stesso livello. Non ne vedo uno di gran lunga superiore, sono lì e se la giocano alla grande. È una bella lotta».
«Radunovic tra i pali è un portiere molto bravo, ma quando esce a volte commette errori clamorosi. Come nell’azione della prima rete presa a Bergamo, contro l’Atalanta. Troppa incertezza nell’intervento, non si possono prendere quei gol. Su alcune cose bisogna lavorare con più attenzione».
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Il derby e Stefano Pioli
«Oggi l’Inter è la più forte, mi sembra che non ci siano dubbi su questa superiorità. Al di là dei gol segnati nel derby, è una squadra rodata, che ha cambiato poco e fin qui ha sempre giocato bene. Cosa più importante, non ha mai perso e dall’anno scorso i ragazzi di Inzaghi sono cresciuti, pure per merito della grande esperienza vissuta in Europa. Sono aspetti che messi insieme fanno riflettere, credo che possa essere il loro anno. Secondo me non c’è tutta questa distanza tra le due squadre, i quattro gol di differenza sono esagerati. Partite come il derby a volte raccontano storie a parte, sono imprevedibili e nessuno avrebbe scommesso su un punteggio così eclatante. Per il Milan adesso è importante superare la disfatta. Contro il Verona, Leao ha segnato nei primi minuti e ha messo la gara in discesa, ma la squadra non mi è sembrata brillantissima».
«Stefano Pioli al Milan ha fatto molto bene, parlano i risultati. Conosce il calcio, è competente e soprattutto sa come prendere i ragazzi. Nello spogliatoio è un fattore rilevante. Bisogna tenere presente il suo percorso di quattro anni a Milano, la crescita evidente del gruppo e lo scudetto vinto con merito. In questo contesto, nessuno si comporterebbe meglio di lui».
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