Lo storico direttore generale del Milan, Ariedo Braida, racconta il motivo che portò Vialli a rifiutare il trasferimento in rossonero.

Braida è stato una figura centrale del Milan vincente, direttore generale dal 1986 al 2002 e direttore sportivo fino al 2013. Molto legato a Berlusconi e Galliani, ora direttore sportivo della Cremonese.
Braida intervistato da La Repubblica di Genova in vista di Sampdoria-Cremonese ha raccontato della volta che provarono a portare Vialli, legato ai colori di Samp e Cremonese, al Milan. Gianluca rifiutò, ma la natura del no fu molto singolare.
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Vialli al Milan: “Avevamo incontrato Mantovani per portarlo al Milan, ma poi Vialli ci disse che da Milano non si vedeva il mare e non si concretizzò. Apprezzavo la sua discrezione, l’assoluto riserbo”.
La sua breve esperienza con la Sampdoria: “Il mio primo obiettivo era quello di valorizzare la maglia più bella del mondo. Mi sarebbe piaciuto affrontare questa sfida, ma andò diversamente”.
Infine una battuta sulla partita di stasera contro la Fiorentina, valida per l’andata della semifinale di Coppa Italia: “Inseguiamo un’impresa, nel calcio nulla è impossibile”.
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