il 31/03/2022 alle 22:00

Bilancio e mercato, un lungo lavoro verso un futuro importante: sognare? Si può

0 cuori rossoneri

La sosta per le nazionali ha alimentato le solite voci, vere o presunte, di un mercato che non è tuttavia prossimo ad aprire i battenti.
Ma la notizia non è un inatteso colpo di calciomercato, bensì le concrete prospettive che il Milan e i suoi tifosi possono ormai accarezzare.

Gazidis

Tra la diffidenza e le ironie di molti, questa società è riuscita a lavorare nel silenzio portando avanti quel processo di crescita che nemmeno la “tempesta sanitaria” ha frenato.
È di ieri la notizia che il Consiglio di Amministrazione presieduto da Paolo Scaroni, ha approvato la “semestrale” al 31.12.2021, il bilancio intermedio della società nell’esercizio 2021/22.
Nonostante il devastante impatto economico/finanziario causato dall’emergenza Covid, il Milan ha proseguito il suo piano di risanamento e rilancio, registrando un notevole incremento dei suoi ricavi (+40%!) rispetto al medesimo semestre dell’anno precedente e, in particolare, quelli da sponsorizzazione.

Eccellente il lavoro svolto dalla società di Via Aldo Rossi, peraltro in un frangente tanto difficile, ed in particolare del suo Amministratore Delegato, Ivan Gazidis, e del Chief Revenue Officer, Casper Stylsvig che hanno contribuito al risanamento allargando la lista degli sponsor, alcuni molto significativi per forza economica e “peso” del brand (BMW su tutti).

Così, grazie anche ad un bilanciato mix di controllo dei costi e ad investimenti mirati (chi dice che il Club rossonero non ha speso, semplicemente non sa leggere un bilancio), il Milan ha registrato un utile di 3 milioni di euro nel semestre luglio – dicembre 2021.

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La previsione è di una chiusura del bilancio al 30/06/2022 con un fatturato superiore ai 300 milioni (almeno 50/60 milioni in più dello scorso anno). Con il mantenimento dei costi più o meno allo stesso livello si prospetterebbe un disavanzo di circa 20/30 milioni, perfettamente compatibile con le attuali regole del Financial Fair Play, condizione peraltro di non molti club di vertice.

Tuttavia il lavoro svolto non è ancora sufficiente per competere ad armi pari con le big europee. Sappiamo che la sola rigorosa politica di controllo dei costi non è compatibile con una compagna dì sviluppo da sogno. Tuttavia, l’incremento sostenuto dei ricavi da Champions, dai nuovi sponsor e gli incassi da botteghino (grande assente dai bilanci degli ultimi due anni) e, soprattutto se il trend continua ad essere duraturo e sostenibile (nuovi sponsor ne portano dì nuovi ancora, i risultati portano premi sportivi e degli sponsor, più alti contratti dì sponsorizzazione e diritti televisivi, più alti ricavi da matchday), allora ci potrebbe essere sicuramente spazio per … il sogno!

Le nuove “regole d’ingaggio” del FFP (complessivamente per stipendi e ammortamenti, non si potrà spendere più del 70% dei ricavi) prossime ad essere varate il 1 luglio 2022, dovrebbero portare ad un inevitabile cambio della politica dei compensi ai calciatori a livello europeo (escludendo forse i club di Premier?).
Il Milan potrà così tornare ad essere competitivo anche in fase di ingaggio dei giocatori. La storia ed il grande fascino che il club rossonero, poi, lasciano intravedere all’orizzonte uno scenario roseo: quei “colpi di mercato” che il tifoso rossonero non ha mai smesso di sognare e che contribuirebbero a ricollocare il Milan nell’Empireo del calcio mondiale.

Gazidis

 

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