Ibrahimovic provoca, Balotelli risponde: altro round del battibecco a distanza cominciato domenica. Questa volta parla Mario
Un altro capitolo della telenovela che coinvolge da qualche giorno Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli. Stuzzicato da Luigi Garlando al Festival dello Sport di Trento, l’ex giocatore di Pioli ha risposto a una domanda sul paragone tra Rafa Leao e l’ex compagno all’Inter, lasciandosi prendere la mano. Dopo la story su Instagram in risposta a Ibrahimovic, Balotelli è tornato sul tema oggi ai microfoni di Tv Play. Di seguito, le sue dichiarazioni.

BALOTELLI RISPONDE A IBRA: LO SFOTTÒ RIGUARDA LA CHAMPIONS
“Pregasse Dio…”
Parte subito con il riferimento all’intervista di Ibra:
“Strano che Zlatan mi abbia attaccato senza motivo pubblicamente. Leao ha colpi da genio, su questo sono d’accordo con lui. Non ho capito cosa volesse dire con la frase: ‘Balotelli è in tribuna’. Che lui preferisca Leao a me non mi interessa, ci sta. L’uscita è stata un po’ stupida”.
E rincara la dose dopo la risposta di due giorni fa:
“Ormai lui si è creato questo personaggio in cui si identifica a Dio, pregasse Dio allora. La foto con la Champions che ho postato su Instagram? Volevo dire che io ho giocato partite importanti, forse lui in qualcuna è sparito”.
Sulla Champions League:
“Contro il Chelsea feci un tunnel a Lampard, poi mi lasciò a terra con una finta incredibile (ride, ndr). Il gol su punizione contro il Rubin Kazan? Avevo proprio mirato così, in settimana mi ero allenato proprio sulle punizioni. Comunque mi sento quella Champions ‘mia’, assolutamente. Fino ad oggi non pensavo ci fosse questo dubbio, sinceramente. Quando un club vince la Champions è impossibile non dare merito alla squadra, ovvio che per esempio Milito ha avuto un impatto maggiore. Ha fatto 2 gol in finale per dire. Materazzi ha giocato pochissimo quell’anno in Champions, mica si può dire che non l’ha vinta”.
Poi, Balotelli affronta il tema di cui parlava Ibrahimovic: occasioni sprecate?
“Io non ho buttato tutte le chance nella mia carriera. Il mio palmares parla chiaro, non credo che io mi debba nascondere per la carriera che ho fatto. Qualche errore l’ho fatto, potevo gestire diversamente il mio talento. Ibrahimovic mi ha sempre detto che potevo fare meglio, su questo ha ragione, ma su tutto no. Forse un Pallone d’oro l’avrei vinto, questo posso dirlo tranquillamente”.
BALOTELLI COME LEAO? IBRAHIMOVIC: “UNO IN CAMPO, L’ALTRO IN TRIBUNA”
“Ci aiutò a vincere. Fratello? Naah”
Sul loro rapporto:
“Io e Ibrahimovic abbiamo sempre avuto un rapporto normale, non era facile giocare con lui perché ti rompe le scatole. Io ho un carattere più forte del suo, ecco perché non l’ho sofferto più di tanto. Con lui però riesci sempre a dare il massimo, il suo peso è stato costruttivo per me”.
Ma nella sua seconda avventura al Milan ha avuto grande impatto…
“Non so, sicuramente in campo era decisivo e anche con me all’Inter è stato decisivo”.
Resta un tuo fratello maggiore?
“Naah, con me lo è stato più Materazzi. Comunque, ripeto, non penso che io abbia sprecato tutte le mie occasioni”.
Infine, chiude ancora punzecchiando:
“L’addio di Ibrahimovic all’Inter nel 2009-10 ci ha aiutato a vincere la Champions, Milito, Eto’o e Snejider hanno fatto qualcosa di unico. Se ci fosse stato avrebbe fatto panchina? Questo andrebbe chiesto a Mourinho (ride, ndr). Con Snejider mi sono trovato alla grande, tant’è che poi ci siamo ritrovati anche al Nizza. Milito? Quell’anno è stato Re Mida, segnava ovunque: meritava il Pallone d’Oro. Eto’o calciatore sempre decisivo, veramente ragazzi”.
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