Atalanta-Milan
LA PARTITA
La squadra rossonera scende in campo nell’ultima di campionato senza Rebic ed Ibrahimovic, e con tutto l’attacco sulle spalle di Leao.
La prima occasione è per il Milan, sponda di Rafa per Saelemaekers e tiro da fuori area, palla alta di poco.
Il Milan si difende bene e l’Atalanta non trova quasi mai lo spazio giusto per impensierire la difesa rossonera. La partita è molto tattica e le azioni pericolose sono poche.
Al 40′ una scintilla accende il Milan, T. Hernandez prende palla a metà campo, rapido uno-due con Kessie e subito dopo con Saelemaekers, il terzino francese entra in area e viene atterrato da Romero. Calcio di rigore. Kessie si presenta dal dischetto e fa esplodere di gioia i tifosi rossoneri, 1-0.
Nel secondo tempo spazio subito a Muriel e l’Atalanta alza il ritmo.
Zapata al 54′ protegge palla in area e si libera per il tiro, la palla esce di un soffio con Donnarumma battuto.
L’Atalanta non trovando spazi in area ci prova con i tiri da fuori. Al 62′ ci prova Muriel su punizione ma la palla finisce alta. Due minuti più tardi Malinkovskyi con Donnarumma che blocca centralmente.
Grande azione di Meité al 69′, si libera di due avversari e dopo una bella progressione serve Leao, l’attaccante portoghese prova a superare Gollini con un tocco sotto, la palla sbatte sul palo.
Al 72′ la squadra bergamasca ci prova ancora da fuori con Muriel, palla che esce di poco alla sinistra di Donnarumma.
Al secondo minuto di recupero Dalot raggiunge il fondo e serve in area Calhanoglu, il turco prova la conclusione in porta, palla sul braccio di Gosens e calcio di rigore per i rossoneri. La palla più importante di tutta la stagione è sui piedi di Kessie, lui non fallisce regalando al Milan la vittoria, 2-0.
Il MILAN TORNA NELLA SUA CASA!!! Si torna in Champions League!!!
ANALISI TATTICA
Il copione della partita è stato chiaro fin da subito, Milan ben compatto e pronto a ripartire, anche con lanci lunghi, ed Atalanta con baricentro alto per cercare di recuperare palla in zona avanzata e verticalizzare immediatamente per sorprendere la difesa rossonera.
Rispetto alle ultime uscite la squadra di Pioli cambia leggermente approccio per bloccare gli esterni dell’Atalanta. In fase di non possesso Saelemaekers spesso si abbassava e faceva il quinto di difesa, con Calabria in questo modo libero di dedicarsi esclusivamente alle incursioni di Pessina. Primo tempo con poche emozioni e sbloccato dal rigore trasformato da Kessie. I rossoneri hanno saputo difendersi in modo ordinato anche nel secondo tempo con Muriel mandato in campo al posto di Pessina e ben più pericoloso del centrocampista italiano. L’ingresso al 61’ di Krunic e Meitè ha dato ulteriore fisicità al centrocampo rossonero permettendo alla squadra di Pioli di chiudere ulteriormente gli spazi e proteggere il risultato senza soffrire troppo.
CURIOSITÀ
Era dal marzo del 2006 che il Milan non riusciva a mantenere la porta inviolata per cinque partite consecutive in Serie A.
Record storico assoluto di vittorie esterne in una stagione di Serie A. Nessuna squadra era mai riuscita a vincere 16 partite lontano da casa. Anche a livello europeo, nei cinque maggiori campionati, nessuna squadra ha fatto meglio, solo il Real Madrid nella stagione 2011/2012 ed il Manchester City nella stagione 2017/2018 sono riusciti ad eguagliare questo risultato.
DICHIARAZIONI
Pioli: “Abbiamo raggiunto l’obiettivo meritato e l’abbiamo dimostrato, meritavamo il secondo posto in classifica. Era giusto ma bisognava dimostrarlo sul campo, dopo aver buttato al vento il match point di domenica scorsa. Sono davvero emozionato, felice e devo ringraziare il club, che ci ha fatto lavorare in un modo spettacolare. I miei collaboratori, perché io sembro così equilibrato e tranquillo ma non è semplice lavorare con me, e i giocatori, che ci hanno fatto vedere quanto vale il Milan e quanto è bello indossare questa maglia”.
Parte del merito per questo piazzamento va sicuramente a Pioli ed al suo staff. Nei momenti più difficili della stagione il Milan è riuscito sempre a rialzarsi e tornare a splendere.
Maldini: “Non posso negare che momenti difficili ce ne siano stati, ma non abbiamo rimpianti. Le cose potevamo farle addirittura meglio, ma siamo stati premiati per le scelte non solo dei giocatori, ma anche della comunicazione”.
La società ha avuto un ruolo fondamentale per il raggiungimento dell’obbiettivo. Ha trasmesso serenità alla squadra anche nei momenti più difficili creando un clima perfetto intorno ai giocatori permettendo così a loro di esprimersi al meglio.
Kjaer: “Stasera c’era tutto da vincere o tutto da perdere. Arrivati a 32 anni, dopo 15 anni di calcio professionistico, è per queste partite che si gioca a calcio. Ringrazio tutti i tifosi. La presenza a Milanello oggi è un qualcosa che mi ricorderò tutta la vita. Sono stati speciali”.
Tifosi spettacolari che hanno dato una grossa mano alla squadra trasmettendo a loro tutta la carica e tutto l’amore per questi colori.
Gasperini: “Non abbiamo alzato trofei ma siamo ancora in Champions League. Il Milan questa sera si giocava un obiettivo importante e aveva forse più motivazioni di noi. Questa è una stagione positiva“.
L’Atalanta accede alla Champions League per il terzo anno consecutivo. Rispetto a quanto indicato da Gasperini, molto teso in panchina, la squadra bergamasca ha tentato fino all’ultimo di dare del filo da torcere alla squadra rossonera giocando in modo aggressivo e tentando l’assalto nel finale.
TOP & FLOP
Nella partita più importante di tutta la stagione la squadra non ha deluso, tutti i giocatori scesi in campo hanno dato il massimo.
In particolare da sottolineare la grande prova di tre giocatori: Kjaer, Tomori ed il “presidente” Kessie. Il centrale danese è un muro invalicabile, conquista tantissimi palloni e da sicurezza a tutta la difesa. Il suo compagno di reparto Tomori gioca quasi tutta la partita in marcatura su Malinkovskyi e non gli concede neanche di respirare, unica sbavatura sull’azione che porta al tiro Zapata.
Per Kessie altra partita monumentale. Regge da solo tutto il centrocampo, corre e lotta per tutti. Un esempio da seguire per tutta la squadra. Autentico trascinatore. Grande freddezza anche sui due rigori che permettono al Milan di tornare dove merita.
IL LUNGO CAMMINO
Il percorso è iniziato con una delle sconfitte più pesanti nella storia 5-0 a Bergamo, poi l’arrivo di Ibrahimovic, la pandemia, la ripresa del campionato e le grandi prestazioni, l’inizio della nuova stagione con tante aspettative, i rigori interminabili sotto la pioggia di Rio Ave, il derby di andata vinto, le partite giocate senza mezza squadra infortunata, il goal di Leao dopo 6 secondi a Sassuolo, il goal del 3-2 di T. Hernandez contro la Lazio nel recupero, la sconfitta contro lo Spezia e nel derby, l’eliminazione immeritata in Europa League, la sconfitta in casa contro il Sassuolo e la batosta contro la Lazio, la vittoria a Torino contro la Juventus, per terminare lì, dove tutto è iniziato.. a Bergamo con una grande vittoria e la qualificazione alla Champions League.
GRAZIE MILAN PER LE EMOZIONI CHE CI DAI!!!
Rileggi le pagelle di Atalanta-Milan
photocredits acmilan.com