Nella vigilia della Supercoppa Italiana tra Milan e Inter che si disputerà domani in Arabia Saudita a Riad quando in Italia saranno le 20 è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni uno degli allenatori più famosi della storia rossonera, Arrigo Sacchi. Il due volte vincitore della Coppa dei Campioni e della Coppa Intercontinentale sulla panchina del Milan ha parlato della situazione attuale e delle difficoltà che sta affrontando la squadra allenata da Stefano Pioli, della Supercoppa Italiana e dei giovani talenti rossoneri. Qui le sue parole al Talk.
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Arrigo Sacchi ha detto la sua sui problemi del Milan a Lecce e nelle ultime partite: “Non è solo un problema di testa, però la testa è importante. Il Milan credo che il suo bilancio sia inferiore almeno a 4-5 squadre italiane, ma il gioco non costa nulla. Per avere un gioco bisogna crederci e avere conoscenza, senza quella non ci può essere innovazione e coraggio. Il Milan ha dimostrato di poter fare veramente un capolavoro, perché spendendo meno di 4-5 club ha vinto un campionato con degli sconosciuti e hanno compiuto un’impresa, però c’è da dire questo l’allenatore è molto importante e Pioli ha fatto un grande salto, ma ogni tanto bisogna dire gli viene un pò di tatticismo”.
Sacchi ha parlato di Pioli e ha dato la sua interpretazione del finale di gara contro la Roma: “No, diventa un tattico, lui viene dal tatticismo come molti allenatori italiani, gli strateghi sono pochi. Pioli deve crederci fino alla fine, non pensare negli ultimi dieci minuti di mettere un difensore dietro così dai la possibilità alla squadra che affronti di essere pari con te, la Roma ha pareggiato per questo. Non era mai riuscita a essere pericolosa, perché il comando del gioco ce l’aveva il Milan in quanto loro (i giallorossi) avevano 5-6 giocatori o 8 giocatori preposti solamente per la fase difensiva e mettere un difensore in più ha permesso alla Roma di andare in area avversaria”.
Arrigo Sacchi ha poi aggiunto: “C’è un altro problema: la precarietà della vittoria, quando tu prendi degli sconosciuti è chiaro che non puoi essere così esigente con loro e può darsi che loro abbiano pensato di essere arrivati. Non è importante che siano tutti così, ma se ce ne sono alcuni è come una mela marcia in una cassetta… marciscono anche le altre. Comunque, tanto di cappello al Milan perché ci sono squadre che hanno speso molto di più del Milan e ultimamente non hanno fatto quello che hanno fatto i rossoneri. Il Milan può tornare a essere competitivo a una condizione che giochino di collettivo, perché individualmente non sono per esperienza, classe, ingaggio competitivi anche con la Roma, se vogliamo dire”.
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L’ex allenatore del Milan è della Nazionale ha poi così commentato il Napoli di questa stagione: “Il Napoli spende poco e sta giocando benissimo. Durerà? Non lo so, perché devi acquisire una mentalità vincente. Il Milan è ancora in corsa per tutto in quanto nove punti sono pochi e tanti”.
Sacchi ha anche parlato della Supercoppa Italiana contro l’Inter. Questo il suo pensiero a riguardo: “Per questa competizione contro l’Inter sì si cerca di vincere, ma l’obiettivo sarebbe ritornare a essere competitivi e giocare un bel calcio. Il calcio deve dare emozioni e spettacolo, perché il giorno in cui smetterà di fare questo andrà nel dimenticatoio. Il Milan deve fare questo. Io impazzisco quando vedo squadre che comprano giocatori da 100 milioni e giocano un calcio orribile, c’è da demoralizzarsi”.
Infine, Arrigo Sacchi è stato coinvolto sugli acquisti di giovani calciatori fatti dal Milan: “Puntare sui giovani è corretto, ma bisogna dare un gioco alle squadre”.
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