Sulla Gazzetta dello Sport di oggi, Davide Stoppini analizza le strategie di comunicazione di Inter e Milan di fronte alla questione arbitrale.

“Il silenzio fa rumore. Non cancella il fastidio, ma dribbla la trappola. Solo che a volta proprio non si può fare a meno di puntualizzare, altrimenti si corre il rischio di far passare come verità assolute i concetti altrui. Ecco, così ragiona l’Inter sul tema delle polemiche arbitrali a più riprese richiamato dal Milan, nello specifico da Maldini prima e Pioli poi”.
“L’allenatore dell’Inter ha sempre usato nelle ultime settimane l’arma del dribbling nelle conferenze stampa. Eppure qualche sassolino dalla scarpa se l’è tolto, ultimamente. Si è fatto portavoce della squadra, che si è sentita tirata per la giacca in questioni poco gradite. Mai toni sopra le righe, come nel suo stile, ma non ci vuole troppo a leggere dietro la verità: le sue sono punzecchiature, non si va oltre”.
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“L’Inter ha scelto una linea completamente differente rispetto al Milan. Marotta ama il basso profilo, raramente scende in campo pubblicamente dopo un torto arbitrale, un po’ per evitare alibi alla squadra, un po’ perché lo riterrebbe controproducente. Meglio il silenzio, appunto. O quando proprio non se ne può più fare a meno, va benissimo l’Inzaghi style”.
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