Andrea Scanzi a RR: “Gli insulti a Gabbia? L’umanità si è incattivita”

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Andrea Scanzi a RR: “Gli insulti a Gabbia da stupidi, ignoranti e violenti”

Nella puntata odierna di LunchPress è venuto a trovarci ancora una volta Andrea Scanzi, che ha avuto modo di parlare con noi della sconfitta di Firenze, della situazione infortuni e degli insulti social ricevuti da Gabbia e Tatarusanu.

È arrivata la prima sconfitta, inevitabile per la legge dei grandi numeri.
Speriamo di avere esaurito la sfiga sabato sera. C’è da dire che abbiamo un conto sospeso con Italiano, dopo la peggior partita dello scorso anno col suo Spezia. La chiave è stata però il primo tempo chiuso sotto di 2 gol, dopo un dominio per 30 minuti buoni è terrificante non esiste in natura. Nel secondo abbiamo sbagliato troppo e fatto degli errori grossolani soprattutto con Theo, ma non cambia il fatto che se la rigiochi 100 volte non esiste che chiudi il primo tempo sotto di due.

Ennesimo capitolo di un infinito Zlatan Ibrahimovic, contestato dopo i primi 45 minuti.
Ibrahimovic non va mai contestato anche quando sbaglia gol quasi già fatti come successo nel primo tempo. Zlatan non si contesta: è un fenomeno, ha tenuto la squadra in piedi da solo nel secondo tempo segnando 2 gol e propiziandone un altro. Se proprio dovessi impegnarmi a criticare qualcuno me la prenderei con Giroud, che dopo le prime due settimane non è più tornato a quel livello. Ibrahimovic è un fenomeno dentro e fuori dal campo, punto.

Tra covid e infortuni
Il problema del covid c’è e lo abbiamo visto sia con Brahim che con Giroud. Ma c’era anche l’anno scorso, ricordiamo Tonali ma anche quel calciatore turco che indossava la numero 10. Se allarghiamo il tema però c’è un problema enorme: quello degli infortuni. Non possiamo analizzare la partita di sabato sera senza tenere in considerazione l’assenza di Tomori, sarebbe stata totalmente un’altra cosa. Il primo gol nasce da un combinato di errori di due giocatori che in una squadra normale non giocano, sono delle riserve. Com’è possibile che siamo così falcidiati dagli infortuni? Sono 32 dall’inizio della stagione, non può essere un caso.

Atletico Madrid: titolari o riserve?
Il tema è delicato, perché la Champions League va onorata soprattutto se ti chiami Milan. Quest’anno però la priorità deve andare soltanto al campionato. Non vedo l’ora che finisca questa pratica: è ovvio che non passeremo il turno. Vista anche la situazione infortuni è meglio finire tutto il prima possibile. Quindi se mercoledì dovessi vedere troppe riserve non parlerei di un errore di Pioli: per me la priorità è il Sassuolo, non l’Atletico Madrid.

Hai visto la prima di Shevchenko a Genova?
Ho visto l’esordio e mi è dispiaciuto molto il risultato, perché a Sheva vorrò sempre bene. Il Genoa è una grande squadra ma si è preso una bella gatta da pelare, spero ne esca bene. Spero che non gli capiti quello che è successo a Van Basten e Seedorf, che si sono bruciati con panchine parecchio traballanti. Per vedere il suo lavoro serviranno 2-3 settimane: sono gli scontri diretti quelli da vincere, non le partite con le grandi squadre.

Gabbia e Tatarusanu bersagliati da insulti social dopo la sconfitta di Firenze
Parto col dire che la mia speranza è che parliamo di questi insulti perché ci sono i social. Gli insulti c’erano anche 40 anni fa ma non li sentivamo, erano chiacchiere becere da bar. Ora invece siamo costretti a vederli, leggerli e guardarli. Sono pazzi, scalmanati e violenti verbalmente: un conto è una delusione, un conto è insultare. Gabbia ha fatto una partita pessima, e quindi cosa facciamo, lo uccidiamo? Lo mandiamo in terza categoria? Ha preso 4.5 in pagella e finisce lì. Stiamo parlando della classica situazione del cane che si morde la coda. Non è la tifoseria rossonera ma l’umanità ad essersi incattivita, e i social ci fanno vedere cattiverie che poi siamo costretti a leggere e commentare. Sono persone stupide, ignoranti, violente, che sfogano la propria frustrazione sui social. Sabato è stato Gabbia, domani sarà un altro. Poi c’è poca pazienza, ci si aspetta che i 18enni e i 20enni siamo subito dei fenomeni. Matteo aveva contro Vlahovic che è un fenomeno, è il giovane attaccante più forte del campionato ed è in uno stato di forma pazzesco.

Anche le critiche anche a Tatarusanu sono state ingenerose. Lì però c’è anche il precedente dello scorso anno (uscita a vuoto in casa con la Roma): la tifoseria era pronta con la carabina. Molti erano addirittura pronti a far giocare subito un Mirante fermo da un mese. Tatarusanu per 1 mese ha tenuto bene la porta e due sere fa ha fatto una sciocchezza, come purtroppo gli capita ciclicamente da quando veste la maglia del Milan. E’ un buon portiere, ma onestamente spero che domenica torni Maignan.

Fascia di capitano a Kessié
Da quello che ho capito, è stata una decisione dettata da un discorso algebrico basato sul numero delle presenze. Anche se io l’avrei data a Kjaer, non ne farei un caso nazionale: fino a un mese fa lo chiamavano “Presidente”. Pioli conosce bene lo spogliatoio e avrà avuto i suoi motivi per prendere quella scelta. Per come la vedo io, da parte del mister c’è il desiderio di recuperare un ragazzo in un periodo mentalmente difficile per lui. Responsabilizzandolo e prendendosi qualche critica, Pioli spera di fargli capire che è ancora parte integrante del gruppo e cerca di farlo rendere al meglio. Perché se vuoi vincere lo scudetto c’è bisogno del miglior Kessié. Diciamo che è stato un gesto criticabile da un punto di vista etico ma sensato da un punto di vista sportivo.

Su Rafael Leao
Leao può arrivare in alto. E qui bisogna fare i complimenti alla società, che abbiamo appena finito di criticare per la gestione infortuni. Personalmente non ci credevo a differenza di Tonali. L’anno scorso mi faceva arrabbiare quando si intestardiva sul dribbling. Gli manca solo un po’ di lucidità sotto porta ma gioca costantemente da 3 mesi e non è una punta di ruolo, ci può stare. Ma il salto di qualità e evidente: accelera, dà fiammate sul campo, scatta di continuo. La sua prestanza atletica e tecnica è fenomenale.

Rileggi QUI l’editoriale di Fiorentina-Milan
Riguarda QUI la puntata integrale di Lunch Press con ospite Andrea Scanzi

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