Sappiamo ormai che il vero obiettivo del Milan per la prossima estate sarà specifico: un grande investimento in attacco. Al momento i rossoneri sono coperti nel ruolo di punta centrale, ma la situazione non potrà rimanere così a lungo. Ibrahimovic ha 41 anni, Giroud ne ha 36 e ha il contratto in scadenza (anche se oggi c’è stato un incontro positivo per il rinnovo, QUI i dettagli). Divock Origi, per il momento, non sta convincendo in Italia. Infine c’è Rebic, che potrebbe ricoprire quel ruolo ma in realtà nasce come esterno di sinistra.
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Ecco perché Maldini e Massara si stanno guardando intorno per scovare eventuali talenti giovani pronti a diventare i centravanti del prossimo futuro. In particolare, un obiettivo del Milan è Elye Wahi, al quale il club guarda con interesse. Per il Montpellier, vista l’ottima stagione che sta disputando, sarà complicato tenerlo. E il suo allenatore Michel Der Zakarian lo sa bene. A RMC Sport ha annunciato: “Sappiamo che andrà via a breve e che non potremo trattenerlo, molti club oggi lavorano così. Abbiamo ottimi giocatori ma spesso se ne vanno. Ecco perché il nostro campionato è ottimo, anche se è denigrato da molti… Qui abbiamo buoni giocatori che sono richiesti nei migliori club europei”.
Wahi è un classe 2003 francese, anche se il papà ha origine ivoriana. Trascorre la maggior parte della propria formazione calcistica nel Suresnes per poi militare nel Caen, nel Montfermeil ed infine nel Montpellier. Proprio con questi ultimi fa il suo debutto fra i professionisti il 16 dicembre subentrando a cinque minuti dal termine dell’incontro casalingo perso 2-0 contro il Metz. Quest’anno, per il momento, conta 24 partite, 12 gol e 2 assist in Ligue 1. Dopo le parole del tecnico, l’obiettivo del Milan che sta stupendo l’Europa potrebbe farsi più concreto.
Il profilo tecnico di Wahi è tuttavia ancora da inquadrare al meglio. Nasce centravanti, però gioca da esterno d’attacco perché abile con la palla al piede, forte in progressione ma scaltro sotto porta. Il suo idolo è Didier Drogba, ma le caratteristiche dei due sono differenti, è complicato trovare un paragone. La sua forte personalità in passato l’ha portato a litigi, scontri ma anche a decisioni forti. Come quella di fare uno step alla volta: scegliere Montpellier per crescere e imporsi così per essere, a vent’anni, alla seconda stagione in doppia cifra.
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