Allegri-Milan: la giornata che segnó la fine della storia

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Max Allegri – Milan: nel dettaglio, il ricordo della giornata che decretò il licenziamento del mister dalla panchina rossonera

Milan-Juventus, per alcuni protagonisti del match, rappresenterà una sorta di sfida nella sfida. Il fu 12 gennaio 2014: una data cerchiata in rosso sul calendario del Diavolo, con sfondi più tendenti al nero. Quel giorno, infatti, coincide con il definitivo punto di chiusura di un romanzo avvincente, quale quello vissuto da Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera.
Un 4-3 nella nebbia e nel gelo del Mapei Stadium, con un Milan in vantaggio per due reti a zero, grazie a Robinho e Balotelli, ribaltato dall’incredibile poker di Domenico Berardi. A nulla servirono, se non per la cronaca del match, il definitivo 3-4 firmato da Montolivo e l’ingresso in campo di Honda, che colpì un palo clamoroso a pochi istanti dal suo esordio e dalla fine dell’incontro.
Quel giorno, quel fatidico giorno, il percorso rossonero dell’allenatore toscano fece scalo nella “sua” Sassuolo, per poi non riprendere mai più. La storica quaterna di quel Berardi che, da quel momento in poi, si rivelò spesso una bestia nera del Diavolo, obbligò la dirigenza, con Barbara Berlusconi in prima linea, a destituire la figura di Allegri quale guida indiscussa dell’armata rossonera.
Fino alla “fatal Sassuolo”, l’allenatore toscano godeva di una fiducia incondizionata da parte dei piani alti di Casa Milan; una scelta contestata dalla stessa tifoseria che, in quell’ultimissimo lasso di tempo, accusava Allegri di eccessivo pragmatismo nel gioco e “aziendalismo” nell’assecondare ogni scelta, soprattutto in ottica mercato, della società capeggiata da Silvio Berlusconi.
Va dato atto all’attuale allenatore della Juventus, in ogni caso, di iscriversi quale ultimo tecnico, fino ai giorni nostri, in grado di convolare a trofei col Diavolo (fatta eccezione per l’exploit di Montella nella Supercoppa del 2016, proprio contro l’armata bianconera guidata dall’ex tecnico del Cagliari). Le intuizioni di Boateng trequartista “tutto campo”, l’accoppiata Scudetto-Supercoppa italiana del 2011, la vittoria contro il super Barcellona in Champions, per 2-0, nonostante una rosa depauperata dalle cessioni di Ibra e Thiago Silva in direzione Parigi, pongono Max Allegri nella storia del Milan. Una storia finita nel modo peggiore, col licenziamento in favore del debuttante Clarence Seedorf, che cercò, invano, di raccogliere le ceneri di quella prima “fatal Sassuolo”. Il resto, è storia.

 

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