Alexis Saelemaekers – L’evoluzione, il cambio di passo e il futuro

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Alexis Saelemaekers – Arrivato al Milan quasi due stagioni or sono, da oggetto misterioso ha saputo trasformarsi in una pedina non solo fondamentale, ma arriverei a dire indispensabile, all’interno del progetto di Pioli. In passato, altri giocatori non esattamente appartenenti alla categoria dei top player, hanno saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista. Solo per restare alla storia recente del Milan, possiamo citare Nocerino, che reinventato mezzala da Allegri fu importantissimo oppure Andres “Guly” Guglielminpietro, attaccante argentino che nel 1999 Alberto Zaccheroni trasformò in laterale, divenendo una inesauribile fonte di cross, soprattutto per Bierhoff. Anche quella volta fu scudetto.

Saelemaekers è stato forse la prima vera intuizione da dirigente di Paolo Maldini. Arrivato a Milano come terzino destro nella finestra di mercato invernale della stagione 2019/20, esordisce in Milan-Verona entrando nel secondo tempo. La partenza di Suso, libera una casella sulla corsia di destra, anche se in fase avanzata. Castillejo sembra inizialmente destinato a sostituire il connazionale, ma Pioli decide di provare in quella posizione proprio Alexis. Ne segue un breve dualismo, ma al termine di quella stessa stagione è il belga a spuntarla.

Molti pensarono a una soluzione provvisoria, forse inizialmente lo credeva lo stesso mister, ma ora Saelemaekers è indiscutibilmente un uomo chiave. Nonostante le numerose voci di mercato, che hanno visto di volta in volta papabili eccellenti, avvicendarsi sulla destra d’attacco del Milan, sembra essere lui l’uomo giusto per Pioli. Mentre sulla sinistra si alternano Leao e Rebic, che hanno il compito di accentrarsi coadiuvando la punta centrale, il belga si preoccupa di allargare il gioco cercando il cross in mezzo all’area, fornendo anche una maggiore copertura in fase di ripiegamento, grazie alle sue caratteristiche da ex difensore.

I numeri indicano chiaramente quanto il Milan conti su di lui: in questa stagione ha messo piede in campo in tutte e 12 le partite di campionato, per un totale di 772 minuti. Ha percorso poco più di 8 chilometri, e benché non sia dal suo lato che i rossoneri tentano di entrare in area avversaria, è andato al tiro in ben 14 occasioni, centrando la porta quasi la metà delle volte, 6 per la precisione.

Secondo infogol esegue in media 26 passaggi ogni partita, con una percentuale di successo dell’84%. Di questi, due sono stati assist che hanno consentito ai compagni d’attacco di andare in gol. Nelle partite in cui è subentrato, la sua freschezza e intraprendenza hanno fatto segnare un cambio di passo nel gioco. Penso ad esempio al secondo tempo contro il Venezia, o nel derby stesso, quando ha rilevato Diaz in un momento in cui la sua squadra stava soffrendo le incursioni avversarie.

A proposito dell’avvicendamento con lo spagnolo, ha molto più senso di quel che possa sembrare. Durante l’assenza di Brahim Diaz a causa del recente contagio da Covid, Saelemaekers, partendo dalla sua solita mattonella, ha iniziato a giocare molto più dentro al campo. E molto bene. Il pallone calciato domenica scorsa, che è andato a incocciare il palo nei minuti finali, è stato scagliato al termine di una azione sulla trequarti centrale del fronte d’attacco. Gli osservatori più attenti avranno comunque notato già da diverse giornate come ultimamente stia calcando spesso territori finora poco esplorati. Sembrerebbe quasi studiare da mezzala. L’ulteriore evoluzione di un elemento già molto duttile, lo rende un uomo adatto ad ogni esigenza, sia d’attacco che di copertura.

C’è chi gli rimprovera la scarsa attitudine al gol, considerando la posizione molto avanzata. Purtroppo è vero, non vede facilmente la porta, soltanto 3 fino ad ora le marcature in maglia rossonera, in tutte le competizioni. Ricordiamo sperò che parliamo sempre di un ex terzino, probabilmente pretendere che metta a segno 6/7 gol a stagione, anche se il ruolo lo richiederebbe, sarebbe davvero chiedere troppo. Il ragazzo è un classe 99, in questi due anni ha avuto una maturazione inaspettata ed esponenziale, che a mio parere non si è ancora completata. Salemaekers potrebbe ancora sorprendere tifosi e addetti ai lavori.

Leggi QUI le parole di Kjaer dal ritiro danese

photocredits acmilan.com

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