Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Demetrio Albertini ha parlato di cosa potrebbe dare Charles De Ketelaere al Milan di Pioli: «In queste settimane ho sentito parlare di Milan in ritardo, di affari che non vanno mai in porto… Dobbiamo capire una cosa: il mercato del Milan è un lavoro che parte da molto lontano. Maldini e Massara non ragionano su valutazioni estemporanee: c’è un disegno preciso e ci sono obiettivi precisi, per raggiungerli serve del tempo…».

E per De Ketelaere il tempo sta dando ragione alla strategia del Milan. Sarà un colpo da scudetto?
«Sì, rispettando i canoni del Milan attuale. Con questa filosofia hanno vinto uno scudetto con merito e possono ripetersi. La spesa è importante, se decidono di investire 35 milioni significa che hanno valutato con attenzione».
Dove lo vede in campo?
«Nel 4-2-3-1 di Pioli può ricoprire più ruoli, ma è prima di tutto un trequartista. Un potenziale campione, perché è un giocatore moderno, di caratura internazionale, e perché a 21 anni ha già più esperienza in Champions di tanti giocatori del Milan attuale. E poi c’è il solito fattore che inciderà, vedrete».
Quale?
«Stefano Pioli. Tonali, Leao, Theo, lo stesso Kessie… Quanti ne ha migliorati? I grandi allenatori sono quelli con cui anche i campioni crescono, ma Pioli ha fatto ancora meglio: il suo Milan è diventato campione migliorando. Il Milan ha scelto De Ketelaere, ma anche lui ha scelto i rossoneri: sa che il progetto tecnico è perfetto per lui».
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Che cosa le piace di più?
«Non è solo talentuoso, sa mettersi a disposizione delle esigenze della squadra e giocare in molte zone del campo. Penso che abbia potenzialità per entrare nella schiera di quei grandi alla De Bruyne o alla Kroos: diversi tra loro per caratteristiche, ma tutti capaci di dare il massimo in un gioco di scambi posizionali. È il calcio di oggi, ai miei tempi Boban era uno dei pochi a interpretarlo in questo modo: era incredibilmente moderno e aveva qualità straordinarie, questo lo ha portato a giocare da centrocampista, da esterno, da trequartista, sempre ad altissimi livelli. Ecco, De Ketelaere è totalmente diverso da Boban, ma è polivalente come lo era lui: il percorso tattico fatto da Zvone nel Milan può essere un modello, in questo senso De Ketelaere può ripercorrerne le orme».
C’è chi lo accosta a Kakà…
«Paragone affascinante. Però non vedo molto in comune, a parte la faccia pulita».
E Ziyech? Il Milan dovrebbe provarci anche per lui?
«Dico solo una cosa. Il Milan ha capito dove vuole andare, in Italia e in Europa. E per vincere ancora occorrono giocatori di esperienza: io ci proverei, eccome».
In mezzo meglio Sanches o un’altra scommessa, Chukwuemeka?
«Sanches è giovane ma già affermato, fortissimo. Ma se Paolo e Massara ritengono che Chukwuemeka possa inserirsi presto e fare bene, mi fido».
Qual è l’affare di questo mercato?
«A oggi, il ritorno di Lukaku all’Inter. Per restare stabilmente al top non puoi fare a meno di un centravanti da 20 gol a stagione. Poi magari al Milan li farà Giroud, eh…».
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