Domani San Siro sarà teatro di Milan-Bologna valida per la 31ª giornata di campionato. I rossoneri scenderanno in campo sapendo già il risultato delle dirette concorrenti e in conferenza stampa Pioli cerca di mantenere alta la soglia di attenzione dei suoi ragazzi.

Ecco le sue parole:
Nell’ultimo periodo la carica dei tifosi è cambiata. Come la interpreta?
“I tifosi sono sempre stati magnifici e ci trasmettono quell’energia in più che vogliamo. Ci permetterà di giocare questa sfida al massimo delle nostre possibilità.”
Che idea ha sul Bologna di Mihajlovic?
“C’è grande dispiacere non poterci incontrare domani in campo, ma ho visto la conferenza con i suoi ragazzi e in quel gruppo c’è molto più che una semplice squadra. Sarà una gara molto difficile.”
É arrivato il momento più alto della sua carriera?
“Il momento più alto della mia carriera deve ancora arrivare. Domani arriva un avversario motivato e non sarà facile.
Chi è andato in nazionale e magari purtroppo non andrà ai mondiali è tornato ancora più motivato e chi è rimasto a Milanello ha lavorato bene. Ibra? Ha i suoi acciacchi, ma sta bene ed è a disposizione.”
Quali sono i meriti di questa posizione di campionato?
“Vedremo a fine stagione. È chiaro, non vogliamo tirarci indietro, affronteremo le ultime partite con grande forza ed energia, poi tireremo le somme. Se siamo qui e il lavoro è positivo, è merito di tutto l’ambiente.”
Preferiscie giocare dopo o prima delle rivali?
“Non cambia nulla. Dobbiamo fare la nostra gara. Chiaro, andremo in campo sapendo il risultato delle altre, ma non cambierà la nostra prestazione.”
Bologna squadra intensa. Influenzerà la sua scelta su Brahim e Kessié?
“Sì e in effetti è l’unico dubbio a centrocampo, ma sono tranquillo. Tutti sanno di giocare e di meritarlo. Sarà molto importante chi inizierà, ma fondamentale chi entrerà.
Guarderà Juve-Inter?
“Sono distaccato. Conta quello che facciamo noi.”
Si aspetta qualcosa in più da qualcuno?
“In questo momento mi aspetto di più da tutti. Quello fatto fino a oggi no conta più. Da oggi tutti devono avere la fiducia e convinzione per determinare qualcosa di importante.”
Cambio tattico per Rebic, può fare il trequartista o a destra?
“Non credo trequartista, ma dietro come seconda punta sì. A destra potrebbe farlo, ma a destra non si trova bene. Ora non conta iniziare tra i “titolari” è importante avere le qualità per essere decisivi. Lui lo può fare.”
La posizione di Theo con la Francia potrà portare a qualche modifica tattica?
“Theo da quando viene convocato la Francia, loro sono passati alla difesa a tre con lui esterno alto di centrocampo. Molto bene. Quando gioca con Leao e Rebic dev’essere bravo a trovare gli spazi: è diventato un giocatore affidabile e completo. Ho seguito tutti i miei nazionali e sono molto contento per Giroud.”
Come sta Ibra?
Aiuterà la squadra per dare sempre il massimo. Come sempre e lui lo ha sempre fatto.
Il Milan giocherà in pressing sull’avversario?
“Sì, è la nostra volontà di gioco. Ci sono gli avversari che se giocano bassi, da dietro possiamo uscire a pressare forte. La squadra sta bene di testa e di gambe.”
Teme la troppa concentrazione o ci fideremo dell’entusiasmo?
“Non temo nulla, mi auguro che la squadra sappia mettere in campo le qualità e caratteristiche. Che sappiano leggere la partita, essere lucidi in attacco e difendere con grande attenzione.”
Che Bologna si aspetta?
“Non rientra in Mihajlovic aspettare, ma una squadra che sarà intenso e aggressivo. Una partita da affrontare con attenzione e qualità.”
Ci saranno dei cambiamenti in base all’avversario, come a Napoli e Cagliari?
“Abbiamo studiato bene il Bologna, in attacco, la loro trequarti è molto insidiosa, va affrontata con la massima attenzione, soprattutto nella nostra mediana.”
Segreti e caratteristiche del tuo Milan?
“Quelli che hanno più paura di perdere sono i campioni. Chi teme di perdere, si concentra di più e vince. I miei ragazzi sanno cosa fare e come mantenere alta la soglia di attenzione in questi momenti.”
Dopo le soste che segnale le dà la squadra?
“Ci siamo tutti da venerdì. Sono contento di come ho trovato i ragazzi e quando si allenano così, di solito facciamo un buon lavoro in campo”
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