Intervistato da Sportweek, l’ex portiere rossonero Christian Abbiati ha elogiato Mike Maignan e la scelta del Milan di puntare su di lui.

Sull’impatto che ha avuto nel Milan
“Sarò sincero: non lo avevo mai visto giocare. Quando è arrivato sono andato a curiosare su YouTube ma dopo l’ho visto dal vivo contro la Juve e nel derby di ritorno”.
Sulle sue caratteristiche tecniche
“Mi piace molto per la sua sicurezza e personalità che mostra non solo tra i pali ma in tutta l’area di rigore. Partecipa al gioco di squadra, raramente butta via il pallone e si muove in armonia con i difensori. Mi colpisce la sua grande agilità: la parata sul colpo di testa di Cabral contro la Fiorentina o quella su Hernani del Genoa sempre a San Siro sono due manifesti che illustrano in maniera esemplare questa sua caratteristica. I suoi riflessi e i tempi di reazione ridottissimi, oltre che l’elasticità muscolare, gli permettono di recuperare la posizione quando parte da un piazzamento non perfetto”.
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Sul suo carattere e sul guidare la squadra
“A 26 anni, comunque, ha ancora margini di miglioramento. Perfetto per il Milan di Pioli per la sua capacità di giocare con i piedi, indifferentemente di destro o sinistro. Dida e Ragno mi hanno detto che a Mike piace lavorare tanto, ha una mentalità da Milan. E come ho sempre detto, quel che conta non è arrivare al Milan, ma rimanerci”.
Su Donnarumma
“Non so se ci ha guadagnato il Milan. Gigio l’ho visto da vicino a Milanello e posso dire che era molto difficile fargli gol anche in allenamento. E’ molto forte davvero. Io però non me ne sarei andato perché Milano è la mia città ed ero già in una grande squadra. Forse aveva fretta di vincere, e c’è riuscito, anche se l’obiettivo principale del PSG era un altro”.
Sul confrontro tra Mike e Donnarumma
“Il francese è più forte coi piedi e nel giocare insieme ai compagni, che si fidano e affidano moltissimo a lui per impostare l’azione. A Gigio ho dato 7 nel gioco coi piedi perché ho voluto fare il bravo. In questa stagione ci si ricorda dell’errore nel controllo del pallone che è costato il primo gol di Benzema in Champions. Maignan mi sembra anche più sicuro e reattivo nelle uscite alte. Ma, ripeto, a Donnarumma è difficile fare gol: ha un eccezionale senso della posizione e copre benissimo la porta”.
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