Il 13 Maggio 2012, si ritirava uno dei più grandi numeri 9 della storia del calcio, Super Pippo Inzaghi. Sono già passati 10 anni da quel magico Milan-Novara che ha segnato la fine di un’era, una partita durante la quale ogni tifoso rossonero aveva gli occhi lucidi al momento dell’ultimo gol di Pippo. “Se in un campo di calcetto, si giocasse una partita 200 contro 200, state certi che il primo gol lo fa Inzaghi” disse Arrigo Sacchi, a dimostrazione dell’ossessione che l’attaccante aveva per il gol. Super Pippo segnava sempre e comunque: di piede, di testa, di rimpallo, di spalla, di petto… Ha decisamente segnato un’epoca, diventando uno dei giocatori più amati di sempre della storia del club del diavolo.

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Indimenticabile la sua doppietta ad Atene in finale di Champions contro il Liverpool con quel tocco di petto, inizialmente impercettibile, e quel dribbling su Pepe Reina: ricordi ancora indelebili nei cuori rossoneri. La sua grinta e la sua esplosione al momento del gol trasmettevano tutta la passione che aveva per il calcio. Con la maglia rossonera ha vinto di tutto: 2 scudetti, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee, 1 Mondiale per Club, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana. Pippo “Alta Tensione” Inzaghi viveva per il gol, sempre al posto giusto al momento giusto, sempre lì sul filo del fuorigioco, sempre lì pronti a farci gridare “Pippo Mio!“.
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photocredits: acmilan.com